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 di Gianni DERIU.


La Maddalena, 13 Febbraio 2011.

Come già accaduto nell’estate del 2001, in occasione dell’Anno Internazionale del Volontariato proclamato dall’ONU, quando La Maddalena fu uno dei 260 Comuni della Sardegna raggiunti dai volontari e dai camper della Carovana del Volontariato, ancora una volta, a distanza di dieci anni, la città è stata inserita fra le tappe del Tour della Sardegna per celebrare l’Anno Europeo del Volontariato, inaugurato lo scorso 29 Gennaio a Nuoro.

L’itinerario prevede che diversi Comuni dell’Isola madre siano coinvolti nell’evento, fra questi alcuni centri della Gallura, come ad esempio Olbia, Tempio e, appunto, La Maddalena.

La data: si parla dei giorni compresi tra il 5 e il 7 agosto 2011.

L’Unione Europea ha proposto che il 2011 sia l’Anno Europeo del Volontariato (noto anche con l’acronimo AEV 2011), riconoscendone il valore culturale, sociale, relazionale ed economico. Più di cento milioni di europei sono impegnati in attività di volontariato, vivono la solidarietà e attraverso ciò fanno la differenza nella nostra società. Un sondaggio del 2006 ha rivelato che il 30% della popolazione europea fa volontariato e che quasi l’80% di essa sente che tale attività è una parte importante della vita democratica in Europa.

L’Anno europeo è certamente una celebrazione, ma anche una sfida rivolta a coloro che non si occupano di volontariato, che nasce dunque dalla volontà di incoraggiare e sostenere – in particolare attraverso lo scambio di esperienze e di buone pratiche – gli sforzi della Comunità, degli Stati membri, delle autorità locali e regionali per creare nella società civile condizioni favorevoli al volontariato. L’obiettivo è piuttosto ambizioso. Superando l’intenzione di sensibilizzare e diffondere maggiormente il volontariato e le sue attività, l’UE si prefigge di renderlo parte integrante dei suoi obiettivi, favorendone la promozione e l’attuazione come motore di scambio culturale tra i cittadini dei Paesi aderenti.

Lo slogan europeo, coniato appositamente, “Volunteer! Make a difference” (Volontari! Facciamo la differenza) è stato così ridefinito dal CSV Sardegna Solidale (Centro di Servizio per il Volontariato): “Volunteer! Make a difference …e lasciamo un seme!”, con preciso riferimento all’iniziativa che vedrà una carovana itinerante di volontari fare tappa nelle ‘Piazze della Solidarietà’ di circa 40 Comuni dell’isola, dove le associazioni di volontariato potranno incontrarsi per conoscersi meglio, proporre, programmare e approfondire gli aspetti legati alla solidarietà e al volontariato.

In ogni piazza le associazioni lasceranno simbolicamente un “seme di pietra” (realizzato per la circostanza dal noto scultore sardo Pinuccio Sciola) quasi un “pegno di impegno” dei volontari nella veste di contadini intenti a coltivare e far germogliare semi di solidarietà, legalità giustizia e pace.

Oltre alle “Piazze della Solidarietà”, tra le iniziative programmate vi sono il “Tour della Sardegna Solidale” (luglio 2011) e “Il Volontariato sardo abbraccia l’Europa” (agosto 2011).

Secondo l’AVSO – Association of Voluntary Service Organizations – “il Volontariato viene realizzato sulla base della libera scelta, volontà e motivazione di una persona e implica la consapevolezza che non ci sarà alcun tornaconto economico”.

Per sua natura il volontariato è una risposta ai bisogni delle comunità, che non può e non deve sostituirsi alle diverse istituzioni preposte – pubbliche e non – ma semmai essere di stimolo, affinché siano soddisfatti, in modo definitivo, i bisogni di tutti, soprattutto di chi maggiormente si trova in situazione di difficoltà.

Perciò il volontariato deve essere capace di collegarsi con tutti coloro che vogliono innescare e contribuire a mettere in moto meccanismi di cambiamento della realtà, schierandosi sempre dalla parte degli ultimi.

Sempre secondo l’AVSO, “Volontario è chiunque offre un servizio sulla base della propria libera scelta, senza essere retribuito, di solito a favore di una comunità locale, di un’organizzazione senza scopo di lucro o di una qualunque iniziativa a carattere sociale”. Tutto ciò in perfetta sintonia con quanto ricorda la Carta dei Valori del Volontariato: “La gratuità è l’elemento distintivo dell’agire volontario e lo rende originale rispetto ad altre componenti del terzo settore e ad altre forme di impegno civile.” Per questa sua caratteristica, “il volontariato può aiutare tutti a scoprire una nuova cultura: quella della solidarietà, della non discriminazione, dello sviluppo sostenibile, della non violenza, del rispetto dell’altro e della cittadinanza responsabile fondata sulla promozione dei diritti e delle buone pratiche di democrazia partecipativa e condivisa” (Osservatorio Nazionale per il Volontariato).

In Italia il volontariato è disciplinato dalla Legge quadro n. 266 del 1991 e, specificamente in Sardegna, dalla Legge Regionale n. 39 del 1993.

Adottando varie iniziative, come lo scambio di esperienze, la realizzazione di studi e lavori di ricerca, di conferenze, di campagne informative e promozionali, ecc., l’AEV 2011 si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

1. Creare condizioni favorevoli al volontariato nell’Unione Europea, al fine di integrare il volontariato negli sforzi di promozione della partecipazione civica e delle attività interpersonali in un contesto UE e affrontare gli ostacoli esistenti;

2. Fornire agli organizzatori di attività di volontariato gli strumenti per migliorare la qualità delle loro attività, al fine di agevolarle incoraggiando la collaborazione in rete, la mobilità, la cooperazione e la creazione di sinergie nella società civile, nonché tra la società civile e altri settori in un contesto UE;

3. Riconoscere le attività di volontariato al fine di promuovere incentivi appropriati per privati, imprese e organizzazioni che formano e sostengono i volontari e assicurare un riconoscimento del volontariato a livello di UE e negli Stati membri da parte dei responsabili politici, delle organizzazioni della società civile, delle istituzioni pubbliche, del settore dell’istruzione formale e non formale e dei datori di lavoro, sotto il profilo delle capacità e delle competenze acquisite nell’ambito di tali attività;

4. Sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore e sull’importanza del volontariato, al fine di suscitare una presa di coscienza collettiva dell’importanza del volontariato in quanto espressione di partecipazione civica che contribuisce alla soluzione di problemi di interesse comune per tutti gli Stati membri, come lo sviluppo armonioso della società e la coesione sociale.

Per parte loro, i Volontari dell’UE esprimono queste richieste al Parlamento Europeo:

–   Adozione di una Carta Europea del Volontariato;

–   Istituzione di un Osservatorio europeo del Volontariato;

–   Definizione di un quadro istituzionale stabile e vincolante per la partecipazione del volontariato a tutti i livelli decisionali (europeo, nazionale, regionale e locale);

–   Programma di sviluppo delle infrastrutture del volontariato;

–   Agevolazioni gestionali e fiscali per le organizzazioni di volontariato e per i suoi aderenti;

–   Misure che garantiscano l’accessibilità del volontariato a tutti;

–   Riconoscimento del valore formativo dei volontari;

–   Sostegno al lavoro di rete, nello scambio delle buone prassi e tra volontari;

–   Sostegno per la ricerca, la rilevazione statistica e la valutazione.

Qui sotto è riportato il calendario relativo alle tappe del Tour in Sardegna, nelle Piazze della Solidarietà, tenendo conto che alcune date potrebbero subire variazioni:

29.01.2011:                   Nuoro (apertura Anno Europeo del Volontariato in Sardegna)

26.02.2011:                   Ozieri

27.02.2011:                   Siniscola

06.03.2011:                  Lanusei

12.03.2011:                   Macomer

13.03.2011:                   Bono

27.03.2011:                   Isili

02.04.2011:                  Assemini

03.04.2011:                   Olbia

09.04.2011:                   Terralba

10.04.2011:                   Quartu S. Elena

30.04.2011:                   Orosei

07.05.2011:                   Ales

08.05.2011:                   Perfugas

15.05.2011:                   Bosa

21.05.2011:                   Tempio Pausania

22.05.2011:                   Oristano

28.05.2011:                   Nuoro

29.05.2011:                   Porto Torres

04.06 .2011:                  Sassari

05.06.2011:                   Villaputzu

19.06.2011:                   Gonnosfanadiga

01-14.07.2011:    Roma (Tour Europeo AEV 2011 in Italia)

25.07-05.08.2011:        da Olbia a La Maddalena (periplo della Sardegna – Tour della Sardegna AEV 2011)

05-07.08.2011:    La Maddalena (Il Volontariato sardo abbraccia l’Europa)

10.09.2011:                   Mogoro

11.09.2011:                   Alghero

17.10.2011:                   Iglesias

18.10.2011:                   Bitti

24.09.2011:                   Senorbì

25.09.2011:                   Carbonia

08.10.2011:                   Villacidro

09.10.2011:                   Sinnai

22.10.2011:                   Ghilarza

02.10.2011:                   Tortolì

12.11.2011:                   Sorgono

13.11.2011:                   Gavoi*

19.11.2011:                   Ittiri*

20.11.2011:                   Sanluri*

26.11.2011:                   Bonorva*

05.12.2011:                   Cagliari (chiusura Anno Europeo del Volontariato in Sardegna)

Gennaio 2012:     conferenza di chiusura dell’Anno Europeo del Volontariato 2011

(* date da confermare)

Massimiliano Marras

Ristorante a La Maddalena

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