Home » News » News » Attualità » Incontri culturali presso la Biblioteca Comunale di La Maddalena.

La Maddalena, 20 Marzo 2011.

Serata allegra e divertente, quella dello scorso 10 marzo, presso la Biblioteca Comunale. Il tema proposto è stato il “carnevale”, da rileggere nei suoi vari aspetti, riconducibili tutti al bisogno di accantonare, per un attimo, le preoccupazioni e le difficoltà del vivere quotidiano. Non folto il pubblico presente, ma certamente qualificato.

Ha aperto la serata Ramon del Monaco, con alcune filastrocche tratte dagli scritti di Luigi Piras e Edoardo Chirri.

Subito dopo il bel racconto in dialetto maddalenino, “U spiluccamicchetti”, scritto da Tonino Conti e letto a più voci.

E ancora, nell’ordine: un gruppo di studenti della Scuola Media, accompagnati dalla prof.ssa Alessandra Deleuchi, con alcuni brevi racconti. Gennaro Avellino, con la poesia “Lasciatemi divertire” di Aldo Palazzeschi; Marcello Sorba, con una prosa tratta da “ Il bar sotto il mare” di Stefano Benni; Bastiano Demuro, con un racconto scherzoso in dialetto gallurese e maddalenino; Lucia Spanu, col racconto “La luisona” e con aforismi scelti dal volumetto “Sola come un gambo di sedano” di Luciana Littizzetto.

Ma quello che ha destato maggiore interesse e curiosità è stato il racconto, che abbiamo più sopra citato, uscito dalla penna arguta e fantasiosa di Tonino Conti.

Anima del racconto è un foglio di carta bollata, attorno al quale ruotano, principalmente, due personaggi, diversi tra loro per compiti e per età: un giovane, fabbro di professione, cui dev’essere rilasciato un certificato dal competente ufficio comunale e l’attempato proprietario di un botteghino dove si possono acquistare le carte bollate. Il primo, sollecitato dall’imminente chiusura dello sportello comunale, ha fretta di risolvere il suo problema, mentre il secondo è afflitto da un’incredibile lentezza, resa ancor più insopportabile dal malcelato vanto di una lunga carriera di archivista e dalla pretesa competenza in vari campi del sapere, compreso quello – definito “complicatissimo” dallo stesso interessato – delle carte bollate.

Tempi e ruoli diversi, quelli accennati, su cui poggia essenzialmente l’impalcatura del racconto. Che si conclude, inaspettatamente, con l’intervento di uno strano personaggio, un omaccione maledettamente infuriato per i guai in cui è venuto a trovarsi per la saccenteria e la stupida pignoleria del proprietario del botteghino. Il racconto, veramente spassoso, è tutto in dialetto maddalenino, col recupero di voci ed espressioni ormai cadute in disuso, che danno al racconto stesso un sapore d’altri tempi. All’autore è toccato il compito, non secondario, di fare da voce narrante.

Le altre voci sono state quelle di Marcello Sorba, Lino Sorba, Giorgio Acciaro e Bastiano Demuro.

A tutti, autore e lettori, è andato il plauso sincero dei presenti.

Prima di chiudere queste note, non possiamo tacere della preoccupazione, avvertita tra il pubblico presente, riguardo al fatto che le iniziative promosse dalla Biblioteca Comunale non trovino tutta la partecipazione che meritano, soprattutto tra i giovani – studenti e non – cui è destinato il messaggio della cultura. Sono loro, i giovani appunto, che devono raccogliere il messaggio, per approfondirlo e trasmetterlo agli altri, in una continuità ideale di propositi e di aspirazioni, nell’alveo della storia della città in cui operano e vivono.

Lino Sorba.

Massimiliano Marras

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