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Comunicato Stampa.

Sconsigliati i funghi crudi, in particolare ai bambini, donne in stato di gravidanza e malati.

Olbia, 5 Ottobre 2012.

Nuovo caso di intossicazione da funghi: un uomo di 55 anni di Olbia questa mattina e’ finito all’ospedale con forti dolori addominali dopo aver consumato ieri a pranzo dei funghi.“Attenzione ai funghi che portate nelle vostre tavole”, rinnovano l’appello alla popolazione gli operatori  sanitari della Asl di Olbia che con oggi hanno assistito già 9 casi di intossicazione, fortunatamente non gravi.

Questa mattina all’ospedale Giovanni Paolo II si è presentato un uomo di 55 anni di Olbia con forti sintomi all’apparato gastrointestinale: l’uomo aveva portato con se il resto del pranzo di ieri, un’insalata di funghi crudi. “Tra i porcini era presente anche il “Boletus”,  del gruppo dei “luridi”, un fungo della stessa famiglia del porcino, con il quale spesso viene scambiato, ma che se consumato poco cotto (dopo almeno venti minuti di bollitura) genera disturbi gastrointestinali”, ha detto Ada Careddu la micologa della Asl di Olbia. “Meglio non consumare funghi crudi se non si è certi si tratti realmente del Boletus Aereus, più comunemente conosciuto come “porcino nero” o “reale”, pietanza che viene comunque sconsigliata ai bambini, alle donne in stato di gravidanza e alle persone affette da qualche patologia”. Negli scorsi giorni ben otto persone si sono rivolte al Pronto Soccorso della Asl di Olbia con sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale, vomito irrefrenabile, dolori addominali violenti e diarrea: tutti avevano mangiato poche ore prima dei funghi.

Per evitare simili situazioni la Asl di Olbia consiglia di rivolgersi sempre al Micologo: l’Azienda Gallurese ha messo a disposizione della popolazione un esperto in grado di classificare e fare una cernita esatta dei funghi. Per poter estendere questo servizio in tutto il territorio ha inoltre avviato un percorso di formazione per 7 ispettori che presto, dopo il periodo di affiancamento, contribuiranno a garantire l’assistenza micologica su tutto il territoriogallurese. “Le abbondanti piogge e il sole di questi giorni stanno favorendo la nascita dei funghi, nel sottobosco oltre ai quelli più comuni e commestibile abbiamo notato la presenza dell’Amanita Phalloides o tignosa verdognola, un fungo molto tossico, che presenta una lenta insorgenza dei sintomi: è sufficiente ingerire metà del cappello di questo fungo per avere effetti a livello gastrico e neurologico, che potrebbe avere anche esiti letali”, ha aggiunto la Careddu.

Il micologo della Asl di Olbia è a disposizione della popolazione il lunedìmercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00, nei locali di viale Aldo Moro, angolo Via Longhena: gli utenti potranno consultare anche telefonicamente l’esperto contattando, dal lunedì al venerdì, il numero 0789/552153.

L’Ispettorato Micologico garantisce attività di prevenzione, controllo e certificazione di commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati all’autoconsumo dei cittadini ma anche di quelli destinati alla vendita o alla somministrazione negli esercizi di ristorazione e gastronomia. Per i grossisti gli ispettori eseguono, su richiesta, anche controlli domiciliari.

Tra i compiti dell’ispettorato Micologico della Asl 2 rientra anche quello di rilasciare le certificazioni obbligatorie necessarie agli esercenti per vendere al banco i funghi spontanei.

Massimiliano Marras

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