La Maddalena, 8 Marzo 2011.
In occasione dello sciopero Nazionale dell’USB proclamato il giorno 11 Marzo contro la politica distruttiva che sta attuando il Governo centrale, la scrivente O.S. informa che nella stessa data, alle ore 15.30, ci sarà a La Maddalena un sit-in motivato dalla radicazione del precariato che continua da anni a persistere nella società di navigazione Saremar S.p.A., grazie a chi ci dovrebbe tutelare politicamente, sindacalmente e amministrativamente. Basti pensare che questi lavoratori “Precariati” hanno dato prestazioni lavorative anni addietro alla società Tirrenia, lo hanno continuato a dare per anni alla società Saremar ed oggi continuano a darlo alla nuova Saremar: ‘Proprietà Regione Sardegna’.
Visto che il meno anziano ha una precarietà di 20 anni di servizio, visto che il C.D.A della Società Saremar non prende posizione in merito, visto che la Regione Sardegna (proprietaria della società Saremar S.P.A) è latitante, non dando il mandato alla stessa Saremar alla regolarizzazione del precariato storico, intendiamo effettuare un sit-in a sostegno dei lavoratori dipendenti Saremar perché tutelando loro sicuramente saremo più uniti nell’affrontare altre vertenze, auspicando che la Regione prenda immediatamente la decisione giusta (per il precariato) e così tenere la situazione sotto controllo.
Ricordando che ancora oggi è aperta la vertenza nei confronti della Saremar per decisioni unilaterali che ha intrapreso tempo fa, tra cui la soppressione di sette corse e la perdita di 40 posti occupazionali, senza considerare il disagio che ha creato a tutta la comunità maddalenina e gallurese.
Fin d’ora annunciamo le nostre intenzioni, che sono quelle di mobilitarci insieme ai marittimi per presidiare “la Regione Sardegna” con tutti i disoccupati e i precari dipendenti Saremar (comunicheremo la data del sit-in).
I Marittimi dipendenti Saremar in questi ultimi venti anni hanno già dato tanto: è ora di lottare per riprenderci la serenità nei luoghi di lavoro, in famiglia e di continuare a tenerci la dignità umana.
Invitiamo il Sindaco, la Giunta, le forze politiche, i cittadini, a non mancare al sit-in. E’ arrivato il momento di agire, facciamo vedere di che cosa siamo capaci, diamo un segnale con il presidio in Regione. Svegliamoci.