Home » News » News » Scuola » I premiati della prima edizione del Concorso di narrativa e poesia, Litterarum vis.

di Lorenzo Impagliazzo.

La Maddalena, 15 Maggio 2011.

“Abbiamo chiesto ai nostri giovani di giocare con il mondo antico non con intento dissacrante, piuttosto con atteggiamento confidenziale, di scrivere una poesia in latino o un articolo di giornale su un episodio antico o di raccontarci un mito interpretandolo in senso moderno, perché pensiamo che il mondo antico non vada celebrato, come fanno i passatisti antiquari, facendolo magari odiare, ma vissuto. I valori della classicità, a partire dall’humanitas non solo possono, ma devono essere vissuti. Perciò la nostra volontà non è stimolare l’adorazione delle ceneri di quella cultura quanto piuttosto conservarne il fuoco sempre vivo”.

Con questo messaggio la professoressa Marina Spinetti ha aperto la serata finale del Litterarum Vis, concorso di narrativa e poesia ideato dalla stessa docente del Liceo ‘Giuseppe Garibaldi e organizzato dall’associazione Festina lente in collaborazione con l’Ute (Università della terza età). La cerimonia di premiazione, moderata dall’avvocato Gavino Canopoli, presidente dell’Ute, ha vissuto momenti di grande apprezzamento per il lavoro degli studenti e delle studentesse e anche di commozione.

Il concorso si è articolato in tre sezioni: una riservata agli studenti delle scuole secondarie di 1° grado che ha previsto l’elaborazione di un racconto ispirato alla mitologia classica; una seconda, riservata agli studenti frequentanti le scuole secondarie di 2° grado, per composizioni poetiche in lingua latina a tema e metro libero; una terza, anche questa per gli studenti delle scuole superiori, che ha previsto la produzione di un breve saggio relativo ai temi dell’antichità greco-romana e medioevale.

Una apposita giuria composta da cinque esperti: l’avvocato Gavino Canopoli,  la docente Giovanna Sotgiu, l’ingegnere Mauro Gargiulo, la professoressa Caterina Pilotto, la dottoressa Maria Conti, ha lavorato in piena sintonia e ha dovuto scegliere tra lavori tutti di alto livello.

Tra i presenti: l’assessore alla Pubblica Istruzione, Maria Pia Zonca, che si è complimentata per i risultati ottenuti dai partecipanti, i Dirigenti Scolastici degli istituti cittadini: Bruno Rabuini e Giovanni Marzano, molte docenti e studenti.

Risultano vincitori di buoni da spendersi per l’acquisto di libri e di un modesto premio in denaro i seguenti studenti.

Sezione Cronaca. Terzo posto ex aequo: Marco Pisanu e Giorgia Orecchioni; Secondo posto: Chiara Robazza, Primo: Federica Perazzo.

Sezione Carmina (poesia in latino). Terza: Simona Viviani, Seconda: Marta Frau, Primo il team: Anna Cozzolino, Monica Sechi, Sara Pinna, Valeria Di Fraia, Irene Calvia (I^ liceo).

Sezione Mito: Prima Chiara Marini, preparata dalla professoressa Alessandra Deleuchi.

Queste le motivazioni della Giuria nel merito dell’assegnazione dei Premi.

Sezione Cronaca.

Terzo posto per Marco Pisanu, con ‘Leonida resiste’.

“Per aver saputo rendere, grazie a precise conoscenze storiche e nel contempo capacità di suggerire riferimenti attuali, ciò che accadde in una celebre alba del 480 a.C, una vicenda di persone sconfitte, ma non battute il cui sacrificio poté permettere ad altri di organizzarsi e vincere”.

Terzo posto (Ex aequo) per Giorgia Orecchioni, con Sua maestà la Regina Didone muore suicida ed è subito polemica: Traditrice o tradita?

“Per averci descritto con immagini fortemente evocative ed un linguaggio passionale, attraverso la sensibilità e le parole di una sorella, il dramma di una donna che avrebbe potuto mettere a rischio la nascita di un impero e per averci fatto vivere la contraddizione tutta femminile di chi riuscì a spegnere solo nelle fiamme di un rogo il fuoco dell’amore”.

Secondo posto per Chiara Robazza, con Opera scandalo: Ovidio esiliato.

“Per la notevole capacità di contestualizzazione storica nella descrizione di quella notte, la cui tristissima imago ossessionerà Ovidio come un incubo, per averci fatto riflettere sull’eterno conflitto fra intellettuale e potere politico e averci evocato altri celebri esili, quasi la condizione di poeta sia sempre una condizione di esiliato esistenziale”.

Primo posto per Federica Perazzo, con Roma: In Piazza 25.000 cristiani.

“Per essere riuscita, con piena padronanza della tipologia proposta, a trasportarci, attraverso le testimonianze dei presenti, in uno dei momenti più drammatici della storia romana: la prima persecuzione dei cristiani, e aver dimostrato una conoscenza talmente profonda e sedimentata dell’argomento da sapere interpretare atteggiamenti, stati d’animo e parole di chi solo cronologicamente ormai lontano da noi”.

Sezione Carmina (Latino).

Terzo posto per Simona Viviani, con Solitudo.

“Per aver saputo condensare in pochi versi quello stato d’animo contraddittorio, tutto umano, che Pavese avrebbe detto “refrigerio della solitudine”, sensazione amata e odiata, ricercata ed evitata, e per aver colto il dissidio e la complementarità del suo essere momento fugace e insieme condizione esistenziale: punctum temporis aut aeterna hora?”.

Secondo Posto per Marta Frau, con Cur Perseveras.

“Per aver evocato, con un linguaggio latino appropriato, con l’utilizzo di alcune figure di suono e con toni vagamente catulliani, l’eterno dissidio tra l’amore e l’odio, la complementarità di sentimenti che paiono opposti, ma tali non sono nella dimensione assoluta dell’amore”.

Primo posto per il gruppo classe della Prima Liceo, con: Sic nunc est.

“Per aver saputo rappresentare ed evocare con la potenza espressiva conferita dalla densità del linguaggio e dalla capacità evocativa di alcune immagini, una delle più comuni ossessioni umane: il tema della precarietà e dell’”impermanenza”.

Sezione Mito.

Primo posto per Chiara Marini, con: Come gli Dei crearono il mondo.

“Per aver colto appieno le indicazioni delle consegne e aver saputo trasformare un racconto in una personale interpretazione, dimostrando non solo piena conoscenza della materia trattata e capacità di contestualizzarla al presente, ma anche abilità narrativa nel mescolare sapientemente fiaba ed ironia  e rendere così fluido e scorrevole il racconto”.

Il video con le interviste ai protagonisti, su www.lamaddalenatv.it

Massimiliano Marras

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