Legione Carabinieri “Sardegna”- Reparto Territoriale di Olbia.
Nucleo Operativo e Radiomobile.
Comunicato Stampa.
Olbia, 20 Luglio 2011.
Ieri pomeriggio, ad Arzachena, F.D. (29enne) è stato trovato in possesso di centinaia di etichette di champagne d’annata e bottiglie pronte per essere spedite anche all’estero per cifre elevate.
I militari della Stazione Carabinieri di Arzachena erano in possesso da settimane della notizia di una particolare truffa, architettata da un non meglio identificato individuo, che consisteva nel produrre ed inviare bottiglie di champagne delle marche più importanti, contraffatte, proprio dalla città smeraldina.
Per definire meglio il contesto avevano attuato osservazioni e pedinamenti in borghese.
La svolta, tuttavia, è giunta all’inizio di questa settimana, quando un investigatore privato del gruppo Moet Hennessy, la società titolare del marchio Moet & Chandon, si è recato in caserma per denunciare alcuni riscontri che aveva a sua volta acquisito.
Grazie all’azione congiunta degli uomini dell’Arma e dell’investigatore privato, quindi, è stato possibile ricostruire nel dettaglio il meccanismo attraverso il quale l’uomo arzachenese riusciva a distribuire, in tutto il mondo, le bottiglie contraffatte.
Egli era uso acquistare importanti quantitativi di champagne di annate molto recenti e qualità normale, con una spesa che poteva per lui essere non superiore ai 400 euro la bottiglia.
Con le scorte accantonate, sfruttando una sorta di laboratorio casalingo, riempiva altre bottiglie che aveva appositamente preparato con etichettature, contraffate, di champagne d’alta qualità e, soprattutto, d’epoca di solito risalente alla prima metà del novecento.
Grazie all’escamotage, era stato in grado di disporre di una cantina di valore fittiziamente elevatissimo, con pezzi che potevano essere stimati anche in 20.000 euro la bottiglia.
Tutte le più famose tipologie di champagne erano, di fatto, interessate. Tramite internet, quindi, provvedeva alle esportazioni in tutto il mondo.
Per mezzo di una vendita da lui perfezionata negli Stati Uniti d’America, è stato possibile intercettare il traffico fraudolento. Infatti, un acquirente di New York, collezionista ed esperto di champagne, ha compreso che alcune bottiglie da lui acquistate e risalenti, secondo le etichette, ad annate importanti, contenevano un prodotto evidentemente non corrispondente a quello originale.
Questa è stata la segnalazione che ha consentito di ricostruire tutto il percorso delle vendite, sino ad arrivare all’uomo arzachenese.
Nel pomeriggio di ieri, dunque, è stato seguito e trovato proprio mentre era intento a spedire due bottiglie. Bloccato tale nuovo invio, i militari hanno proceduto alla sua perquisizione domiciliare durante la quale è stato rinvenuto tutto il materiale che utilizzava per le operazioni fraudolente. Decine di bottiglie di varie taglie e marche già pronte, scatole di bottiglie stivate per essere contraffatte, un mini-compressore per ossigenare lo champagne e, soprattutto, centinaia di etichette indistinguibili da quelle originali erano presenti nella stanza adibita a piccolo magazzino dell’autore. E’ stato anche trovato un computer portatile, che sarà dettagliatamente analizzato nei prossimi giorni, con cui si ritiene che egli provvedesse alla commercializzazione dei suoi prodotti su internet ed a fornire i dati per i bonifici bancari in suo favore.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato, mentre l’uomo è stato deferito in stato di libertà per i reati di truffa, commercio di prodotti con segni falsi e contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell’ingegno o di prodotti industriali. E’ difeso dall’Avv. Filippo Orecchioni.
Il Comandante Cap. Alessandro Dominici.