Home » News » News » Attualità » Gruppo consiliare ‘Presente per il futuro’ sul Parco: “Sono iniziate le manovre per il rinnovo dell’Ente di gestione, Presidente compreso”.

Comunicato Stampa.

La Maddalena, 23 Settembre 2011.

È segno di poca lucidità e maturità politica ridurre delle delicate questioni istituzionali a beghe di stampo personale.

Quando un Sindaco, un Consiglio Comunale, un Consiglio Regionale si esprimono, è perché hanno un mandato popolare preciso, e chi amministra un Ente importante come il Parco sulla base di una semplice nomina ministeriale non dovrebbe dimenticarlo mai.

Questo, a nostro avviso, è l’errore imperdonabile commesso dal Presidente del Parco nel commentare la mozione votata lunedì scorso dal Consiglio Comunale con una larghissima maggioranza.

La massima Assemblea Cittadina e l’intero Consiglio Regionale, hanno chiesto che il Governo, la Regione, la Provincia e il Comune si incontrino al più presto per modificare la normativa, a tutela della comunità sarda e isolana, onde affidare al complesso delle Autonomie Locali un ruolo di primo piano nella gestione del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, possibilmente -così come richiesto nella mozione- affidando al Sindaco pro tempore della città il ruolo di Presidente.

La Comunità del Parco (Presidente della Regione, Presidente della Provincia e Sindaco) potrebbe svolgere il ruolo di indirizzo politico e programmatico che consentirebbe l’eliminazione o il drastico ridimensionamento dell’Ente di gestione del Parco, inutile ed estremamente costoso e quasi sempre frutto di un mercimonio poco chiaro che risponde agli interessi dei partiti e non delle collettività.

D’altronde, se in questo momento di crisi economica legata soprattutto alla spesa pubblica, si ipotizza la cancellazione di enti previsti dalla Costituzione, come i piccoli comuni o le province, non si capisce che senso abbia mantenere in piedi organismi pletorici e costosi come il Consiglio Direttivo del Parco, che non gode dello stesso rango costituzionale.

La Corte dei Conti -sezione del controllo per la Regione Sardegna- già nel 2006, in una approfondita indagine sul funzionamento del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena dopo dieci anni dal suo insediamento, definisce la normativa che ha istituito il Parco precaria, farraginosa e inadeguata al raggiungimento degli scopi di tutela dell’ambiente e degli interessi delle collettività “ e “non in linea con la modifica del titolo V della Costituzione”.

Questi sono i problemi sul tavolo. La nostra comunità –come avviene per gli altri Comuni della Sardegna- deve essere protagonista nella gestione del suo territorio.

Non c’è nulla di personale in queste richieste, contro chicchessia.

Il problema dunque non è il Dr Bonanno, ma le regole di un gioco obsoleto che ci vede ingiustamente penalizzati.

Questi sono i motivi per cui è inaccettabile che il Presidente Bonanno e i Consiglieri Montella, Pedroni e Guccini trasformino il tutto in una crociata personale contro il Sindaco, con frasi come “è evidente che Comiti soffre di manie di persecuzione” o addirittura bollando comevelleitaria e demagogica” una mozione votata da tutta la maggioranza e parte dell’opposizione.

Il Gruppo Montella si è assunto la responsabilità di svendere gli interessi dell’intera collettività accontentandosi, come contropartita, di spolpare un osso, buttato sotto il tavolo della Presidenza del Parco, rappresentato dalla carica di Vice Presidente dello stesso ente. Complimenti!

Come è del tutto evidente, sono iniziate le solite manovre per il rinnovo dell’Ente di gestione, Presidente compreso.

Sappiano i soliti capi bastone, alcuni avanzi di segreteria e certi nani e ballerine di quarta e quinta fila che le istituzioni della Sardegna, quelle legittimate dal mandato popolare, sapranno vigilare su tutta la questione e non consentiranno a chicchessia strumentalizzazioni di comodo. 

Il Gruppo Consiliare Presente per il Futuro.

Massimiliano Marras

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