Home » News » News » Attualità » Guardia di Finanza: Il bilancio 2011 del Comando Provinciale di Sassari.

 Comunicato Stampa.

SASSARI, 23 febbraio 2012.

Controllo economico del territorio e tutela della legalità fiscale a salvaguardia delle finanze statali e locali ma anche dei contribuenti onesti. Questi i princìpi che hanno continuato ad ispirare l’azione delle Fiamme Gialle nel Nord Sardegna anche nel corso del 2011 nello svolgimento del proprio servizio.

La particolare situazione economica del Paese in generale ma anche della nostra Provincia impone, ora più che mai, il rispetto delle regole perché sia garantita anche un’onesta competizione e concorrenza; queste sono rese impossibili quando le regole non sono rispettate da chi evade la fiscalità, assume dipendenti in nero, vende merci contraffatte.

Una realtà che la Guardia di Finanza, Forza di polizia economico finanziaria, è chiamata a contrastare per garantire un confronto ad armi pari tra imprenditori.

Al termine del 2011 è possibile tirare le somme delle attività svolte dai circa 350 Finanzieri che operano alle dipendenze del Comando Provinciale di Sassari.

Evasione fiscale, lavoro irregolare, stupefacenti. Ma anche sperpero di denaro pubblico, frodi nella percezione di finanziamenti e “slotmachine” irregolari. Questi i principali fenomeni illeciti scoperti dalle Fiamme Gialle nel 2011. Gravissimi danni che i cosiddetti furbetti hanno causato ai contribuenti onesti, al bilancio dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali.

L’attività ispettiva di contrasto all’evasione fiscale nei confronti dei contribuenti si è esternata nell’esecuzione di 1.150 ispezioni (260 verifiche e 890 controlli). Al termine dell’analisi delle dichiarazioni prodotte, delle contabilità e dei bilanci, sono state rilevate violazioni in materia di imposte sui redditi  (ricavi non dichiarati e costi non deducibili) pari a 117 milioni di euro. E’ stata anche accertata evasione di I.V.A. per oltre 12 milioni di euro.

In 52 casi (37 persone fisiche e 15 imprese) è stato fatto ricorso alle indagini finanziarie. Ciò ha consentito di confrontare le effettive disponibilità finanziarie dei soggetti controllati con le risultanze della contabilità.

Questa attività ha individuato 95 evasori totali (contribuenti completamente sconosciuti al Fisco) e 11 evasori paratotali (il cui indice di evasione è stato pari ad oltre il 50% del dichiarato). Essi, complessivamente, hanno occultato redditi per oltre 82 milioni di euro (circa il 70% del totale) ed evaso IVA per circa 7,5 milioni di euro (oltre il 60% del totale).

Nel corso di queste attività è stata anche verificata la commissione di frodi e reati fiscali da parte di 80 soggetti. Il panorama delle violazioni di carattere penale dalla presentazione di dichiarazioni con dati non rispondenti alla realtà, all’occultamento della contabilità  al fine di impedire o rendere difficoltosa l’azione di controllo, al ricorso a fatture per operazioni inesistenti per poter contabilizzare costi mai sostenuti ed abbassare quindi il reddito, al mancato versamento delle imposte comunque dichiarate.

49 contribuenti hanno aderito alle contestazioni formulate dalle Fiamme Gialle ed hanno versato circa 900.000 euro all’Agenzia delle Entrate.

A riprova della circostanza che l’evasione fiscale è sovente perpetrata contemporaneamente ad altre condotte illecite e comunque a scapito della collettività e delle finanze statali e locali, nel corso degli interventi di controllo sono stati anche individuati 69 lavoratori “in nero” e 26 “irregolari”. Questa attività ispettiva è stata  svolta in coordinamento con la Direzione Provinciale del Lavoro di Sassari anche eseguendo accessi congiunti in esercizi commerciali, cantieri e locali pubblici.

Venendo ad una tematica che di recente è salita alla ribalta della cronaca nazionale, le Fiamme Gialle del Nord Sardegna nella quotidiana azione di controllo del territorio hanno anche effettuato 6.300 controlli volti a verificare il rilascio di scontrini e ricevute fiscali. In tale ambito sono state rilevate 852 violazioni (mancata emissione ovvero emissione con importi inferiori ai compensi o agli importi percepiti).

Nel settore della tutela delle entrate sono anche stati svolti oltre 100 controlli per verificare la corretta gestione degli apparecchi da intrattenimento, le cc.dd. “slotmachine”. Come noto, infatti, una percentuale di ogni singola “giocata” è destinata all’Erario. Sono stati sequestrati 46 apparecchi irregolari in quanto non conformi alle prescrizioni oppure che erano stati distaccati dalla connessione con la linea gestita dall’Amministrazione dei Monopoli di Stato che conteggia le giocate e quindi anche l’imposta da versare.

In applicazione della normativa introdotta dal 2008, è stata proposta all’Autorità Giudiziaria di Sassari o di Tempio Pausania l’esecuzione di sequestri nei confronti di quanti sono risultati proprietari di beni mobili e immobili al fine di garantire all’Erario la possibilità di incassare quanto non versato al termine di tutte le procedure. In esito alle decisioni assunte, sono stati sequestrati beni mobili, immobili e denaro per circa 2 milioni di euro.

Altro settore particolarmente importante nella realtà della provincia è quello delle frodi perpetrate al fine di percepire finanziamenti comunitari, nazionali  o regionali senza averne titolo o per eseguire investimenti che poi non sono portati a compimento o lo sono solo in parte. Nel corso del 2011 sono state complessivamente denunciate 30 persone che avevano percepito o richiesto finanziamenti comunitari per oltre 750 mila euro e finanziamenti nazionali o locali per circa 500 mila Euro.

Diversi gli interventi condotti per contrastare gli sprechi di denaro pubblico che hanno consentito di scoprire 3 violazioni. Le attività condotte con il coordinamento della Procura Regionale della Corte dei Conti hanno consentito di far emergere sprechi per 6 milioni di euro.

Una particolare attenzione operativa è stata ancora rivolta al fenomeno dell’usura che, specialmente in un periodo di crisi economica, spinge alcuni imprenditori a rivolgersi a spregiudicati soggetti. Quella che inizialmente viene vista come una forma di assistenza si rivela un cappio intorno al collo. Un’indagine condotta in Gallura ha portato all’arresto di 3 responsabili, alla denuncia di altri 2 ed al sequestro di beni mobili e immobili per un valore di oltre 900.000 euro.

Anche le iniziative per reprimere i traffici di stupefacenti sono state condotte dai Finanzieri di tutti i Reparti. Esse hanno portato alla denuncia di 30 persone in stato di arresto e 53 a piede libero. Sono poi stati individuati altre 306 persone dedite al consumo che sono state segnalate al Prefetto. Complessivamente sono stati sequestrati 250 Kg. di hashish e marijuana ed oltre 500 Kg. di droga cocaina ed eroina. In questo ambito è necessario ricordare l’imponente sequestro di cocaina rinvenuta a bordo di una barca a vela proveniente dal Sudamerica e scoperta al largo di Alghero dalla componente aeronavale del Corpo.

Il controllo economico del territorio volto a consentire un corretto svolgimento delle attività commerciali ed a tutela degli imprenditori onesti, ha visto un particolare impegno per quanto concerne la vendita di merci contraffatte. Sono stati quindi sequestrati oltre 7.500 pezzi nei confronti di 61 soggetti.

Il Servizio di Pubblica Utilità “117”, una porta aperta nel flusso di comunicazioni tra la Guardia di Finanza e la cittadinanza, ha visto giungere 269 telefonate di segnalazione di varie irregolarità in diversi ambiti operativi. Nel corso del 2012 tale flusso è aumentato visto che fino al 19 febbraio sono già pervenute 69 telefonate.

Contestualmente, nonostante le carenze organiche dei Reparti, è stato prodotto un ulteriore sforzo finalizzato ad una sempre maggiore presenza sul territorio. La presenza è stata garantita anche con le pattuglie “117” il cui numero è stato incrementato in tutte le fasce orarie della giornata giungendo a coprire quotidianamente almeno 3 turni di servizio 6 ore.

Comando Provinciale Sassari- Guardia di Finanza.

Massimiliano Marras

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