Home » News » News » Attualità » Scoperta truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche per 330.000 euro. Sequestrati beni per 330.000 euro.

La Maddalena, 4 Maggio 2012.

COMUNICATO STAMPA.

Guardia di Finanza. Comando Provinciale di Sassari.

L’azione della Guardia di Finanza non è indirizzata solo alla scoperta di condotte evasive (materializzate dallo spauracchio dei controlli sulla emissione di scontrini e ricevute fiscali) ma anche a individuare quelle truffe che consentono ai furbetti di spremere le casse pubbliche dello Stato e degli Enti Locali.

Da un lato, quindi, il controllo dell’adempimento di quegli obblighi che determinano poi il pagamento delle imposte e quindi le entrate. Dall’altro, controlli per la verifica della correttezza delle uscite.

In tale ultimo contesto operativo si colloca l’azione di controllo della gestione dei fondi pubblici (provenienti dall’Unione Europea ed erogati dallo Stato o dalla Regione Autonoma Sardegna) destinati ad incentivare l’ammodernamento di impianti industriali.

Le Fiamme Gialle di Tempio Pausania hanno scoperto una truffa perpetrata per ricevere tali finanziamenti. Nell’ambito del “Piano Por Sardegna 2000-2006” due coniugi hanno presentato due “piani” per ammodernamento aziendale delle loro imprese agricole con sede a Perfugas richiedendo un finanziamento del valore complessivo di circa 600.000 euro.

Essi hanno quindi ricevuto contributi pubblici per oltre la metà dell’importo complessivo degli investimenti. Al fine di documentare all’ARGEA (Ente erogatore dei finanziamenti) le spese sostenute, essi hanno contabilizzato documenti falsi e fatture per operazioni inesistenti.

In sostanza, essi si sono fatti finanziare delle opere mai eseguite o eseguite in parte rispetto agli importi che hanno dichiarato di aver speso.

In concorso con i due coniugi percettori del contributo sono stati denunciati il Direttore dei lavori, i tecnici Argea deputati a verificare la effettiva e fedele esecuzione del progetto e tutti i proprietari delle imprese della zona che hanno contribuito a far percepire il finanziamento emettendo fatture per attività mai svolte.

Al fine di cautelare le somme che dovranno essere restituite pari a 330.000 Euro, la Procura della Repubblica di Tempio Pausania ha disposto il sequestro preventivo di conti correnti bancari ed immobili per un valore pari alla somma indebitamente percepita nei confronti degli indagati.

L’attività della Guardia di Finanza è proseguita con l’esecuzione di verifiche fiscali nei confronti dei soggetti coinvolti per le connesse violazioni di natura tributaria.

Massimiliano Marras

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