La Maddalena, 5 Maggio 2014.
Con riferimento alle notizie relative alla deliberazione sui diritti d’ingresso, che introduce la possibilità per l’Ente Parco di riscuotere un ticket per l’accesso dei non residenti, esentando in ogni caso numerose categorie di utenti, il Presidente dell’Ente Parco comunica che la verifica del possesso del titolo sarà richiesta esclusivamente al momento dell’erogazione dei servizi indicati nell’allegato alla stessa deliberazione – ossia partecipazione ad eventi di educazione ambientale e alimentare organizzati dall’Ente Parco, accesso a mostre temporanee o permanenti e altre manifestazioni, come quelle già realizzate dall’Ente negli anni passati nel territorio dell’area protetta – e quale contributo per il mantenimento e l’implementazione della rete sentieristica e delle aree picnic, aprendo così alla possibilità futura di affidare il servizio di riscossione a cooperative che potranno gestire le visite guidate.
Vale la pena ricordare innanzitutto che l’introduzione del biglietto, come avviene in moltissimi parchi italiani, è stata prevista per garantire una quota di cofinanziamento per i costi che l’Ente Parco deve sostenere per offrire i succitati servizi ai visitatori dell’area terrestre e, in secondo luogo, che la deliberazione approvata è attualmente sottoposta alla valutazione di merito del Ministero dell’ambiente e quindi, al momento, non efficace.
Commenta il Presidente del Parco Giuseppe Bonanno: «Confermo che la riscossione del ticket di accesso non sarà automatica all’ingresso nell’area del Parco, ma che ne sarà richiesta l’esibizione, invece, nel momento in cui si accederà al servizio.
Qualora poi il Ministero dell’ambiente ritenesse opportuno richiedere all’Ente Parco un maggiore dettaglio sulle modalità di riscossione, provvederò a integrare o a modificare la stessa deliberazione seguendo le indicazioni che saranno fornite.
L’obiettivo è, comunque, anche quello di integrare la bigliettazione con i servizi di mobilità: in tal senso un dialogo con chi eroga tali servizi è già in corso. Non deve essere infine trascurata la prospettiva di affidare servizi di riscossione a cooperative di giovani che vorranno organizzare percorsi guidati o progetti di educazione ambientale».
C.S.