La Maddalena, 13 Agosto 2014.
E’ da agosto dello scorso anno, stando alle dichiarazioni del manager della Asl n. 2 di Olbia, che la nuova camera iperbarica del “Paolo Merlo” avrebbe dovuto entrare in funzione. Un’esternazione, quella del dott. Fadda, che già da allora sapeva di ridicolo, considerata la lunga e puntigliosa procedura per poter accreditare la struttura.
Nonostante, poi, nel mese di giugno di quest’anno, il sopralluogo della commissione tecnica nominata dalla Giunta regionale, avesse fatto presagire l’imminente apertura della camera iperbarica, a tutt’oggi questa non risulta ancora essere operativa.
I motivi della non-apertura, starebbero in tutta una serie di “inadempienze tecnico-amministrative” da parte della Asl, che non consentirebbero di avere il tanto sospirato nulla osta da parte della Regione.
Ecco allora che i cittadini maddalenini e i turisti che frequentano l’Arcipelago sono ancora una volta penalizzati, o meglio, privati di una struttura così importante soprattutto in un periodo come quello estivo in cui c’è il maggior rischio, visti i tanti appassionati di immersioni subacquee, di embolie.
Infatti, pochi giorni fa, l’ennesimo embolizzato (il quinto, mi pare) è stato trasportato a Cagliari con l’elicottero.
Oltre ai disagi per i cittadini, un’altra questione riguarda anche i costi. Con una camera iperbarica ferma, costata centinaia di migliaia di euro, quanto costa trasportare in elicottero un paziente? Quanto ci sono costate fino ad oggi le “inadempienze tecnico-amministrative” della Asl?
Dalla Giunta Regionale mi aspetto, anche nell’ottica di quella che è la riforma delle Asl, che finalmente venga fatta una seria valutazione del lavoro svolto dai manager e, nel caso, procedere al commissariamento.
Maria Pia Zonca (Assessore alla Sanità, Comune di La Maddalena)
