La Maddalena, 11 Dicembre 2014.
Lettera aperta al giornale.
Per il 12 dicembre 2014 è stato proclamato uno sciopero nazionale dei trasporti dalle sigle CIGL e UIL.
Qui a La Maddalena questo sciopero è sentito più che da ogni altra città, in quanto da noi operano solamente traghetti e autobus dell’Arst.
Non abbiamo metropolitane, treni, tram o qualunque altro mezzo, ma i nostri traghetti sono da paragonare ad ognuno di questi mezzi, considerato che senza i traghetti non abbiamo la possibilità di spostarci verso la terraferma, essendo un’isola nell’isola.
Una cosa però che non capisco è la scelta dei sindacati di non voler manifestare qui a La Maddalena, avendo scelto Olbia.
Ritengo che ora più che mai una manifestazione nella nostra isola sarebbe stata utile per far riunire e discutere cittadini, commercianti, studenti, professori, così da far sentire all’unisono la nostra voce.
Purtroppo diventa difficile mettere d’accordo tutti, pur considerando che molte persone hanno vissuto sulla propria pelle i disagi che da anni ci affliggono.
Ma non dobbiamo arrenderci.
Si ricorderà che dal 2006 la Saremar si è trovata ad avere due equipaggi in meno che svolgevano servizio di linea di 28 corse, per poi passare dalle 28 corse giornaliere a 21 corse distribuite su 2 equipaggi, con carico di lavoro estenuante in concomitanza con l’aumento del prezzo del biglietto deciso dal Ministero.
Dal 2007 a tutt’oggi sia i lavoratori che le organizzazioni sindacali conducono una battaglia che ha visto il susseguirsi di molteplici assessori ai trasporti presso la Regione autonoma della Sardegna: tante belle parole, tante prese in giro, ma nulla di fatto.
Viene quindi da dedurre che la politica regionale, fino ad oggi, ci è sempre stata avversa.
Patrizia Gaddoni