Con la deliberazione n. 6 del 15 febbraio, adottata dall’Ente Parco, si chiude definitivamente la ridicola vicenda dei piani SIC e ZPS. La disponibilità e la lungimiranza del Commissario Straordinario sono state preziose per arrivare a una soluzione in tempi brevi.
La vicenda si conclude come avevamo detto che si sarebbe conclusa, con l’approvazione degli studi, il salvataggio del finanziamento e l’annullamento di un regolamento che non ci doveva essere, che avevamo espressamente bocciato e che, per un pasticcio nato molto lontano, ha ingannato tutti: Ministero, Tecnici esterni, Consiglio direttivo e Tecnici dell’Ente Parco. Qualche personaggio in mala fede ha cavalcato la giusta preoccupazione dei cittadini per delle regole assurde che non sarebbero mai potute entrare in vigore e che noi avevamo espressamente escluso in sede di votazione.
Questo punto va sottolineato con forza: all’atto della votazione il Consiglio aveva dichiarato senza ambiguità che ai Piani SIC e ZPS non dovesse essere allegato nessun regolamento, essendo ancora in fase di definizione il Piano del Parco. Se il Ministero non avesse deciso di commissariare l’Ente per mettere a riposo, dopo dieci anni, l’ormai ex Presidente, avremmo risolto la cosa ancora più velocemente.
Negli ultimi dieci anni era capitato molto spesso che una delibera venisse ritirata o corretta dopo essere stata approvata. Ad esempio, quando l’Ex Presidente aveva tentato di trasformare Budelli in una riserva e il Ministero aveva bocciato la delibera costringendo il Consiglio a tornare sui suoi passi.
L’amarezza per essere stati il capro espiatorio di un meccanismo assurdo e di un errore nato molto lontano e fuori dal Consiglio direttivo, è superata oggi dalla soddisfazione per la conclusione positiva della vicenda.
Mauro Bittu – Vincenzo Di Fraia – Luca Ronchi – Carlo Rotta