LA MADDALENA. Le celebrazioni si sono svolte alla presenza delle autorità locali, nei pressi dei giardini di via Principe Amedeo a La Maddalena.
Questa mattina, nei pressi dei giardini di via Principe Amedeo a La Maddalena, ha avuto luogo la cerimonia commemorativa dei fatti d’arme che si svolsero il 23 Febbraio 1793 nelle acque dell’Arcipelago di La Maddalena, in cui Domenico Leoni detto “Millelire”, ufficiale e patriota italiano in servizio per la Regia Marina Sarda, divenne celebre per la valorosa difesa dell’arcipelago della Maddalena dall’attacco da parte della flotta Francese.
“Per aver ripreso al nemico l’Isola di Santo Stefano e per la valorosa difesa dell’isola di la Maddalena contro gli attacchi della squadra navale della Repubblica Francese”, questa la motivazione con la quale venne assegnata al cittadino maddalenino e Nocchiero di Mezze Galere della Marina Sarda Domenico Leoni, la prima medaglia d’oro della Marina Militare.
La cerimonia ha inoltre previsto la benedizione e la deposizione di una corona d’alloro ai piedi del monumento intitolato all’eroe isolano, da parte del comandante della Scuola Sottufficiali della Marina Militare, nonché comandante del Presidio Marina Militare, del Presidente del Consiglio Comunale in rappresentanza del Sindaco della città di La Maddalena e del Presidente dell’Associazione Lions Club di La Maddalena.
Alla cerimonia erano inoltre presenti le autorità militari e civili della sede, le associazioni combattentistiche e d’arma, una rappresentanza di frequentatori del 22° corso sergenti della Marina Militare, una rappresentanza di studenti dell’Istituto Nautico maddalenino “Millelire”, nonché il picchetto d’onore della Scuola Sottufficiali “M.O.V.M. Domenico Bastianini”, composto da allievi del 25° corso di volontari in ferma prefissata quadriennale.
1°MRS SSP/Mn/El GARAU Luigi
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APPROFONDIMENTI
Domenico Leoni noto “Millelire” (La Maddalena, 1761 – La Maddalena, 14 agosto 1827), ufficiale e patriota italiano in servizio per la Regia Marina Sarda; è storicamente considerato la prima medaglia d’oro al valor militare delle Forze Armate italiane. Figlio di Pietro Leoni e Maria Ornano, fu il secondo di quattro fratelli. Divenne celebre per la valorosa difesa dell’arcipelago della Maddalena dall’attacco, avvenuto il 23 febbraio 1793, da parte della flotta Francese. Il mattino del 22 febbraio la flotta francese, composta da ben 22 navi, salpa da Bonifacio e nel giro di poche ore si impossessa dell’indifesa isola di Spargi. Intanto dall’isola della Maddalena la popolazione civile viene evacuata nell’entroterra di Palau, preparando al contempo la difesa, nonostante la manifesta inferiorità di uomini e mezzi.
La flotta Sarda è composta di due mezze galere, la Beata Margherita e la S. Barbara, di 4 galeotte e di legni minori. L’isola di S. Stefano è armata da tre cannoni e presidiata da 25 uomini mentre in quella della Maddalena sono presenti le batterie S. Andrea e Cavaliere.
Nel pomeriggio del 22 febbraio, nonostante la difesa, il luogotenente Bonaparte fa piazzare sull’isola di S. Stefano, un mortaio d’assalto e alcuni cannoni, che nella notte bersagliano senza sosta i forti maddalenini, la flotta all’ancora e lo stesso abitato della Maddalena. La situazione è grave e il nocchiere Millelire che sa che La Maddalena non può resistere a lungo, prende il comando di una piccola lancia sulla quale imbarca un grosso cannone, e lo trasporta a Punta Tegge nella parte ovest dell’isola per metterlo in batteria, riuscendo da quella posizione a danneggiare la fregata francese Fauvette.
Anche l’isola di Caprera non può più essere presidiata. Gli uomini vengono richiamati per difendere il difendibile ma Millelire non si arrende e da Punta Tegge, dove si trova, concepisce un piano molto ardito: far montare una batteria sul litorale della Sardegna per cannoneggiare le navi francesi ancorate nella Cala di Villa Marina.
Pertanto si imbarca nuovamente sul suo lancione portando con se il cannone e con l’aiuto di Tommaso Zonza, altro eroico Maddalenino, approda nei pressi di Palau dove con il supporto di alcuni pastori lo piazza in posizione idonea aprendo il fuoco sulla flotta francese in quel momento all’ancora, riuscendo ad infliggerle danni pesantissimi e costringendola alla fuga. Millelire ne anticipa ancora una volta le mosse facendo spostare la batteria a Capo d’Orso, a sud di Palau, colpendo ancora i francesi in fuga e provocando un ammutinamento negli equipaggi transalpini i quali, in preda allo sconforto, chiedono di navigare in gran fretta verso la Corsica.
Il Generale Colonna-Cesari, Comandante della spedizione Francese emana l’ordine di ritirata, ma Bonaparte non ci sta e continua il fuoco sulla Maddalena che risponde con coraggio, seppur a corto di munizioni. Il Nocchiere Millelire reimbarca il suo cannone sul lancione e insegue il convoglio nemico in fuga. A questo punto la ritirata di Napoleone diventa d’obbligo.