Alla luce dell’ultima nota pubblicata dall’Assessore all’Urbanistica Architetto Annalisa Gulino, il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco ha necessità di fare chiarezza sul tema in oggetto (il PUL), e di difendersi da attacchi fuori luogo che il Comune, non si capisce perché, insiste a indirizzare a questa Amministrazione.
È opportuno ricordare che il Consiglio Direttivo di un Parco Nazionale è pienamente legittimato a svolgere la sua attività di gestione e pianificazione delle aree di competenza. I riferimenti alla sua natura di organismo non elettivo, se usati per screditarne l’attività istituzionale, sono totalmente fuori luogo laddove sarebbe invece saggio e utile inquadrare le relazioni tra Enti tenendo conto di quanto previsto dal nostro Ordinamento giuridico.
Venendo al PUL, è indispensabile ricordare che la Regione Sardegna ha richiesto alle amministrazioni locali di presentare uno strumento semplicissimo con cui regolamentare l’uso delle spiagge in termini di superficie concessa ai privati o alla libera balneazione, una cartografia e norme per disciplinare gli stabilimenti balneari e la loro organizzazione sulle spiagge.
In poche parole, un PUL a norma di legge dovrebbe occuparsi di sdraio, ombrelloni e pattini. Infatti, secondo l’art.18 del DGR 10/5 del 2017 e come ricordato dalle note della RAS, il Piano di Utilizzo dei Litorali NON può pianificare interventi a mare e a terra oltre le proprie competenze.
La natura del PUL presentato dal Comune di La Maddalena appare, al contrario, più complessa di un Piano Regolatore in cui vengono privatizzate e normate, oltre le spiagge, porzioni di aree private che non sono minimamente di pertinenza demaniale, nonché pontili e campi boe che insistono negli specchi acquei.
Un discorso a parte, anche per smentire l’ingiusta accusa di disinteresse del Parco al tessuto produttivo locale, la meritano i 13 chioschi di nuova realizzazione che, sebbene non di pertinenza del PUL, il Parco Nazionale, condividendo lo spirito di rilancio economico e di sviluppo sociale, ha accolto positivamente attraverso il parere reso alla Regione Sardegna per l’approvazione del nuovo Piano del Commercio.
Tocca anche smentire, sperando di non dover tornare sull’argomento, la bufala secondo cui senza il PUL non potranno essere rilasciate nuove concessioni demaniali. Questo è falso, trattandosi più che altro di un tentativo di strumentalizzazione politica.
Invitiamo dunque il Comune a deporre l’ascia di guerra e a smettere, finalmente, di attaccare il Parco per scaricare pecche e responsabilità su cui il Parco non ha voce in capitolo.
L’Amministrazione dell’Ente Parco Nazionale