“Un mese fa si prometteva l’esenzione oggi si chiede addirittura l’anticipo del pagamento. Così si aiutano le imprese? Almeno venga posticipato.
Le risposte, da tempo sbeffeggianti, non favoriscono, affatto, un dialogo sereno e costruttivo, che collettività e attività produttive auspicavano per fronteggiare uniti l’emergenza dovuta al coronavirus.
Purtroppo, per l’ennesima volta, alla discussione si antepone l’ego di voler salire in cattedra cercando di mistificare il messaggio provando a denigrare gli avversari. Ci verrebbe facile rispondere come mai a cotanta preparazione ed autoincensamento non corrispondano una lunga serie di nastri tagliati considerato che il mandato ordinario è già scaduto, ma lo schema di utilizzare espedienti per cambiare tema lo lasciamo a chi vuole farne uso.
Siamo costretti, invece, a ribadire un concetto semplice ovvero che i commercianti che hanno dovuto osservare un lungo periodo di chiusura, non dispongono della liquidità per sostenere la ripartenza. Riteniamo pertanto un grave errore chiedere il pagamento anticipato del suolo pubblico.
Se la volontà fosse stata di andare incontro alle attività, ci saremmo aspettati una convocazione urgente del Consiglio per emendare Il Regolamento del Commercio in vigore e modificare, almeno per l’anno in corso, la clausola del pagamento anticipato della TOSAP ritornando al pagamento posticipato. Invece, l’Assessore agisce, senza porsi minimamente il problema che se salta il comparto commerciale e delle attività produttive possiamo tutti dare l’addio all’economia isolana.
Le attività che aprono sono da incentivare e non da mortificare con mail perentorie di pagamento anticipato.
Una vergogna assoluta.
I Regolamenti si modificano e si affrontano le incertezze con lo spirito vero di solidarietà. In una condizione del genere dovremmo, tutti insieme, sostenere le aziende, comprendendo le reali preoccupazioni del mondo produttivo isolano, costretto a lavorare in condizioni di mercato ignote, rischiando in proprio in una situazione difficile, assumendo comunque il personale nella speranza di una stagione che si presenta molto incerta.
Adesso si potranno usare un sacco di belle parole condite con fiorellini colorati per cercare di ingenerare, fra i non destinatari del provvedimento, il dubbio che le minoranze stiano sbagliando.
Ma la realtà è che i commercianti dapprima sono stati illusi dalla promessa di esenzione mentre, successivamente, hanno ricevuto una richiesta di pagamento anticipato, certamente prevista dal regolamento, ma non in linea con le misure straordinarie promesse e annunciate con esaltanti proclami.
Se le minoranze sono in difetto, ci chiediamo: come mai molti altri Comuni hanno, da tempo, deliberato per attivare e promuovere proprio quelle iniziative di cui si chiede l’attuazione, in linea con le disposizioni del Governo centrale?”
“Le Minoranze Consiliari del Comune di La Maddalena”
M.M.