Ci sono voluti 145 anni per dare esecuzione alla delibera del Consiglio comunale maddelinino che decideva di dedicare un monumento a Domenico Millelire.
Si è fatto però molto di più.
L’eroe maddalenino, che sconfisse il giovane Napoleone Bonaparte, avrà intitolato non solo un monumento ma anche la piazza antistante Cala Gavetta, quello che sarà il salotto buono della città.
L’arcipelago della Maddalena è sempre stata una delle aree militari più strategiche del Mediterraneo occidentale, assieme a Malta. La presenza militare della Marina Italiana e di quella USA, hanno fortemente caratterizzato la storia, l’economia ma anche gli aspetti socio-culturali della cittadina.
Con la caduta del muro di Berlino il Mediterraneo occidentale ha perso il suo ruolo strategico, la chiusura della base per sommergibili degli USA a Santo Stefano ed il ridimensionamento della presenza militare italiana, hanno dato un duro colpo all’economia maddalenina.
La Maddalena è impegnata a convertire il proprio modello socio economico da militare (con migliaia di stipendi che alimentavano l’economia locale) in turistico. Se ne periodo estivo ha gioco facile ad imporsi nel mercato marino balneare e nella nautica, grazie al mare ed alle spiagge fra i più belli del mondo, per le altre 40/45 settimane appare necessario valorizzare attrattori forti, in grado di conquistare i mercati, in crescita, del turismo nei borghi, di quello culturale, del turismo attivo, dell’escursionismo, dei grandi eventi, ecc.
L’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Fabio Lai, ha deciso di intraprendere con determinazione questa strada, chiedendo ed ottenendo la certificazione (ISO9001) che consente a La Maddalena di essere annoverata fra i Borghi più belli d’Italia e, conseguentemente, fra Les plus Beaux Villages de la Terre, ma anche riscoprendo e valorizzando la propria storia ed i personaggi che l’hanno attraversata.
Hanno avuto a che fare con La Maddalena, infatti, gli eroi nazionali di Italia, Giuseppe Garibaldi, Gran Bretagna, Lord Horatio Nelson, e Francia, Napoleone Bonaparte e tanti altri personaggi.
Proprio la storia di Napoleone, si intreccia con quella del maddalenino Domenico Millelire, che viene considerata la prima medaglia d’oro al valor militare della Marina e di tutte le forze armate italiane.
Era il 23 febbraio del 1793 quando la Repubblica francese, quattro anni dopo la rivoluzione, decise di conquistare la Sardegna, partendo proprio dall’arcipelago della Maddalena, da usare come testa di ponte per lo sbarco nell’Isola madre. Con una flotta di 22 navi, armate con artiglieria pesante, e truppe da sbarco comandate dal giovane luogotenente Bonaparte assediarono l’arcipelago, occupando le isole di Spargi e Santo Stefano e cannoneggiando La Maddalena. Furono le azioni eroiche del nocchiero Domenico Millelire e dei suoi pochi uomini, che, montato un grosso cannone sul loro lancione, cannoneggiavano da punti diversi della Maddalena e di Palau le navi francesi, le quali, non riuscendo a trovare zone protette, dopo due giorni e due notti, batterono in ritirata.
Se la Sardegna oggi non fa parte dello Stato francese lo si deve proprio all’eroismo di Millelire.
Il monumento dedicato a Domenico Millelire, che verrà inaugurato il prossimo mercoledì 23 febbraio, proprio come deciso quasi un secolo e mezzo fa, sarà sormontato da una grossa palla di cannone (originale) sparata da Napoleone contro La Maddalena. La piazza, al cui progetto ha prestato la propria consulenza il noto storico dell’arte Vittorio Sgarbi, conterrà, in appositi spazi illuminati, alcuni cimeli risalenti alla battaglia del 1793.
Alla cerimonia di inaugurazione, che avrà luogo alle ore 17 di mercoledì 23 Febbraio, saranno presenti il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il capo di Stato Maggiore della Difesa, il Capo di Stato Maggiore della Marina e tante altre autorità militari, civili e religiose, oltre allo stesso prof. Vittorio Sgarbi.
M.M.