Home » News » News » Gioco, un fascino nazionalpopolare. I risultati delle analisi di Osservatorio sul gioco pubblico

Lo scorso 10 luglio a Roma SGW, IGT e Osservatorio sul gioco pubblico hanno organizzato un panel dal titolo emblematico: “Giocare da grandi. Le rilevazioni dell’Osservatorio sul gioco pubblico”, un summit che ha rappresentato anche un interessante approfondimento, il quarto consecutivo dal 2020, per illustrare il rapporto sempre più stretto tra italiani e il gioco pubblico, oltre che i principali aspetti del settore gioco. 

Dai dati resi noti dall’Osservatorio sul Gioco Pubblico si evince che ogni evento ha indagato un tema specifico ed attuale, promuovendo un confronto informato tra rappresentanti istituzionali, esperti ed addetti ai lavori. Un panel significativo per l’analisi del fenomeno gioco, con un focus sulle abitudini e le preferenze di chi si approccia al mondo complesso dell’intrattenimento digitale. Nel confronto si sono trovate varie personalità, ciascuno a suo modo importante per la questione: Emilio Zamparelli, presidente nazionale del sindacato Totoricevitori Sportivi, una delle voci che più si batte affinché gli operatori operino a diretto contatto coi giocatori, fornendo contributi determinanti in termini di statistiche e comportamenti. 

Ma intanto perché si gioca? Soprattutto per il divertimento e il gusto di farlo, è emerso all’interno del confronto. Il resto, anche le vincite, passano in secondo piano. Tuttavia la percezione del gioco non ha sempre una aura positiva, anzi la sensazione è sempre la stessa ovverosia che il gioco continua ad essere bistrattato e spesso liquidato su due piedi, al netto del fatto che coinvolga ad oggi il 25% della popolazione italiana.
Un fenomeno nazionalpopolare.

Sono chiaramente emersi altri aspetti: l’importanza delle regole, la centralità degli enti decisori e la rete responsabile di addetti ai lavori chiamati a garantire i processi, le procedure trasparenti e l’equità. Si è parlato chiaramente anche di concessionari di gioco pubblico e del ruolo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ente questo fondamentale per la diffusione di comportamenti devianti se non addirittura illegali. Fino a pochi anni fa, il gioco italiano era in balia del crimine organizzato. Oggi la situazione è cambiata, come è noto, con una normativa che garantisce processi trasparenti e sicurezza su tutta la linea. Qualsiasi sia la fonte di gioco scelta. 

Che canale scelgono gli italiani? Al netto dell’esplosione del gioco online nell’ultimo quinquennio, prevale una forma di intrattenimento mista, che premia tanto l’online, tanto la rete fisica. Anzi, al netto di tutto la rete fisica mantiene una percezione di sicurezza differente rispetto all’online, laddove dallo studio emerge uno scetticismo più diffuso circa la qualità dei controlli che possono essere forniti col gioco a distanza. Diminuisce quindi la percezione di sicurezza degli utenti. I giochi a vincita in denaro attirano almeno il 60% della popolazione di giocatori. Di questi solo un terzo sceglie i Gratta&Vinci o modalità come il Superenalotto. Il 6% invece si gioca il tutto per tutto con il betting. Infine un italiano su dieci indica i giochi con vincita in denaro tra le attività più divertenti nel proprio tempo libero, soprattutto per la capacità che questa tipologia di giochi ha di risultare stimolanti. Una chicca anche sull’età dei giocatori: la maggioranza è over35, le scommesse sono la tipologia invece eletta dai giovani. 

Massimiliano Marras

Ristorante a La Maddalena

Pubblicità

Vuoi collaborare con noi?

Entra nel team di lamaddalena.TV

Si cercano professionisti che lavorino da remoto (smart-working) con disponibilità immediata.

lamaddalena.TV su Instagram

Connection error. Connection fail between instagram and your server. Please try again

Il primo Stazzo a La Maddalena

Pubblicità

Pubblicità