Home » News » News » A Poggio Rasu (Caprera) esisteva una sala per spadaccini

Caprera e il patrimonio abbandonato: una storia di fortini e occasioni mancate

A Poggio Rasu inferiore, sull’isola di Caprera, un tempo esisteva una sala destinata all’allenamento degli spadaccini: un frammento della storia militare che vive ancora, ma solo nei ricordi. L’isola di Caprera è costellata di fortificazioni abbandonate, reliquie di un passato che potrebbe diventare risorsa per il futuro.

Secondo lo Statuto Regionale, le strutture smilitarizzate diventano proprietà della Regione Sardegna, creando un patrimonio immobiliare di inestimabile valore culturale e paesaggistico. Tuttavia, le complessità burocratiche e i rigidi vincoli ambientali ne ostacolano spesso il recupero e la valorizzazione. Non solo la Regione Sardegna, infatti, una volta assegnate le proprietà, si deve sottostare alle normative del Parco Nazionale, che spesso impongono severe restrizioni d’uso, limitando le possibilità di riconversione di questi beni storici in attività produttive o turistiche compatibili con il territorio.

In un contesto in cui la valorizzazione dei beni culturali e naturali potrebbe creare occupazione e incentivare lo sviluppo sostenibile, la mancanza di autonomia locale frustra ogni tentativo di rilancio. Mentre si cerca un equilibrio tra tutela e valorizzazione, resta il fascino di questi fortini, testimonianze di una storia antica e potente, ma bloccati in una terra che, pur essendo “padrona” di questi tesori, non sembra avere davvero la libertà di decidere sul proprio patrimonio.

Questa è la storia di un territorio ricco di bellezza e storia, che attende di essere raccontata e, soprattutto, vissuta.

M.M.

Massimiliano Marras

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