Gianmichele Lisai. Lo conosco più di un anno fa in piena stagione, tra un caffè al volo e una chiamata di un cliente. Un tassista. Di quelli sempre pronti a lasciare un discorso a metà per correre via. Ti giri e non c’è più.
Gianmichele è un lavoratore attento, gentile, capace di gestire lo stress inevitabile dei ritmi serrati di certe giornate. Sembra non perdere mai il controllo della situazione. Ma quello sguardo gentile spesso si fa serio, quasi severo, quasi a cercare altro. E c’è dell’altro. Lui è uno scrittore. Lo scopro nel tempo. La cosa mi incuriosisce molto, vorrei fargli mille domande, ma quel telefono non smette di squilllare e le sue comparsevelocissime non consentono grandi discorsi.
Lo rivedo oggi, stesso bar. Aria più serena e rilassata, mi parla di tempi più distesi e ritmi sostenibili.
Gli chiedo quale sia stato l’inizio di tutto. Gianmichele parte nel 2000 per iscriversi alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna ma la sua passione e’ sempre stata la musica. Scrive testi, lo fa istintivamente e in maniera naturale.
Viene “scoperto” da un altro maddalenino, Marco Nardini, agente letterario in cerca di nuovi autori per un’antologia “Semi di fico d’India. Venti bracciate nella nuova scrittura italiana”.
La penna di Gianmichele funziona, piace. Gli vengono commissionati altri racconti brevi. La sua scrittura è versatile e attraversa vari generi. Inizia a lavorare per la casa editrice Newton. Pubblica, ad oggi una trentina di libri, stampati per librerie ed edicole collaborando con la Nuova Sardegna e il Corriere della Sera, specializzandosi nel tempo in racconti, vicende, curiosità della Sardegna.
Tra vari titoli: “Guida della Sardegna per veri sardi”, “Luoghi fantastici della Sardegna e dove trovarli”, “Breve storia della Sardegna”, “Luoghi segreti da visitare in Sardegna”, “Passeggiate ed escursioni in Sardegna”, “101 storie della Sardegna che non ti hanno mai raccontato”, “La bella decapitata nel bosco”, “Sardegna esoterica”.
Una serie di scelte messe in fila e Gianmichele decide di continuare a lavorare come consulente esterno per la casa editrice Newton, a quel punto la strada giusta sembra quella che riporta a casa.
Torna a La Maddalena. Continua a scrivere, continua a portare avanti la sua passione per la musica, continua a vivere in maniera concreta. Parlare con lui è una continua voglia di sapere di più, di andare oltre, di non fermarsi ad uno sguardo superficiale sulle cose.
Prima di salutarci gli chiedo cosa pensi davvero di alcuni generi musicali. So già cosa mi risponderà, so già come cambierà il suo sguardo. Lo so, e rido.
Francesca Naseddu