Un anno fa ci lasciava Luigi “Gigi” Riva, l’uomo che ha scritto una delle pagine più belle della storia del calcio, ma soprattutto un esempio unico di umiltà, dignità e amore per la Sardegna e per i valori umani. Non è stato solo un campione sul campo: è stato un simbolo, un’ispirazione, un modello di integrità e di rispetto che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti noi.
Gigi Riva non era sardo di nascita, ma lo è diventato di cuore. Arrivò a Cagliari nel 1963 da Leggiuno, un piccolo comune del nord Italia, e fece della Sardegna la sua casa, della sua gente la sua famiglia. In un’epoca in cui il calcio era dominato dalle grandi squadre del nord, Riva scelse di restare fedele a Cagliari, portandola in cima al mondo. Nel 1970, grazie ai suoi gol e al suo carisma, il Cagliari conquistò il suo primo e unico scudetto, il primo nella storia per una squadra del sud Italia. Fu un trionfo che non riguardava solo il calcio: era il riscatto di un’intera regione, un grido di orgoglio che attraversava il mare e si faceva sentire in tutto il Paese.
Ma Gigi Riva è stato molto più di un calciatore. La sua straordinaria educazione, il suo rispetto per gli altri, la sua capacità di ascoltare e di capire hanno fatto di lui un modello educativo per generazioni. Mai arrogante, mai sopra le righe, mai interessato alle luci della ribalta: Riva è rimasto un uomo semplice, vicino alla sua gente. Il suo legame con la Sardegna non era solo sportivo, era umano, profondo, viscerale. Ha scelto di vivere qui, tra i suoi tifosi, rifiutando le offerte dei più grandi club per rimanere fedele ai colori rossoblù e a un’isola che sentiva sua.
In campo, Gigi era una forza della natura: i suoi gol erano poesia e potenza, la sua maglia numero 11 una bandiera. Con la Nazionale italiana, è tuttora il miglior marcatore di tutti i tempi, con 35 reti in 42 partite. Eppure, il suo più grande merito è stato quello di rappresentare un esempio per chiunque, dimostrando che la vera grandezza non sta solo nei successi, ma nei valori che scegliamo di incarnare.
Oggi, un anno dopo la sua scomparsa, il ricordo di Gigi Riva è più vivo che mai. Non è solo una leggenda del calcio: è un’icona di speranza, di riscatto, di amore per una terra che ha trovato in lui il suo più grande ambasciatore. Ha portato la Sardegna in alto, l’ha fatta conoscere al mondo, l’ha resa orgogliosa e forte.
A Gigi va il nostro eterno grazie: per i gol, per le vittorie, ma soprattutto per l’uomo che sei stato. Ci hai insegnato che la fedeltà ai propri ideali vale più di qualsiasi trofeo, che l’umiltà è una forza immensa e che i veri campioni non si limitano al campo di gioco, ma lasciano un segno nella vita degli altri.
Oggi e sempre, la Sardegna, l’Italia e il mondo intero ti ricordano con affetto e ammirazione. Sei stato, e sarai sempre, il nostro Rombo di Tuono.
M.M.
