Intervista a Melissa Guy, pseudonimo di una donna ancora senza identità – La scrittrice si racconta per lamaddalena.TV, questo è ciò che ci ha raccontato:
Chi è Melissa Guy? Ci racconti qualcosa su di lei:
Sono una vecchia signora, giornalista professionista e scrittrice in pensione. Quindi per gran parte della mia vita non ho fatto altro che scrivere. Poichè il mio lavoro di cronista ad un certo punto mi ha stancata, ho deciso di dedicarmi anche alla narrazione. Ho scritto diversi libri, non tutti esattamente romanzi, fino a quando ho deciso di cambiare pelle. Mi sono inventata una nuova identità grazie ad uno pseudonimo e mi sono lanciata nel mondo dell’autopubblicazione. Di tempo ne ho. Oltre a scrivere studio, leggo, guardo la TV, vedo film e serie di vario tipo, da cui colgo spunti e riferimenti da utilizzare per costruire le mie storie. E ora mi diverto anche con l’Intelligenza artificiale. Faccio tutto da me.
Come ha iniziato a scrivere e perché?
Scrivo da una vita. Ma ho scoperto una passione per la Storia. Mi piace inventare situazioni di fantasia strettamente collegate ad eventi e personaggi storici, in particolare del XIX secolo che è quello che più si adatta al mio temperamento un po’ romantico.
Cosa vuole raccontare con i suoi libri?
I libri della saga “Storia di Martin e della sua isola felice” spero che interessino e divertino. Forse potrebbero apparire come letture d’evasione, ma dentro c’è tutta la mia volontà di raccontare un mondo con le sue dinamiche sociali attraverso documenti e fatti storici, trasformandoli in vita vissuta nel periodo delle guerre napoleoniche.
Come sono nati i suoi libri?
I libri della serie dedicata a La Maddalena sono nati quasi per caso. Cercavo un nuovo argomento che mi coinvolgesse. Mi sono accorta di avere nella mia libreria una gran massa di saggi storici dei vostri fenomenali studiosi e ricercatori locali, che devo ringraziare. Senza di loro non avrei potuto scrivere nulla. Io non sono maddalenina, ma amo la vostra isola che conosco da più di cinquant’anni. Ad essa sono legati i più bei ricordi della mia vita. Ho preso in mano qualche libro e ho cominciato a studiare. Quindi ho creato una storia che poi è andata avanti quasi da sola, adattandosi agli eventi che incontravo durante la lettura e lo studio dei saggi sulla storia di La Maddalena e non solo, in quel periodo ricco di situazioni e personaggi molto interessanti, talvolta curiosi e inaspettati. E’ vero che spesso la realtà supera la fantasia.
Ha dei progetti futuri?
Ora sto per autopubblicare il quarto libro della serie dedicata a La Maddalena, dal titolo “Martin e lo spione francese”, che racconta situazioni ed eventi anche nella città di Cagliari e in Corsica con Ajaccio, nell’anno 1810. Ho poi il progetto di un quinto libro su cui sto già rimuginando. E non mi dispiacerebbe arrivare fino all’epopea garibaldina, mantenendo gli stessi personaggi della saga e i loro discendenti.
Perché lei ha scelto di usare uno pseudonimo?
So che questa scelta non mi aiuta. Ma, come detto, volevo cambiare pelle, presentarmi in una nuova veste. Il mio interesse non è farmi conoscere come scrittrice, ma far amare quel che scrivo. Che importanza ha che faccia ho, quanti anni ho e dove vivo? Melissa Guy è solo una maschera. Martin, il protagonista della serie, non è mai esistito, ma sia la scrittrice sia il personaggio inventato vivono nella fantasia del lettore. Lasciamo che restino in quello spazio straordinario e libero della mente di ciascuno, che può a sua volta immaginare e fantasticare quel che vuole.
Questo era quello che ci ha voluto raccontare Melissa Guy, che non si ferma e continua a scrivere!
Articolo di Michael Bonannini