L’isola di Caprera, uno dei gioielli dell’arcipelago di La Maddalena, ospita una delle spiagge più incantevoli della Sardegna: Cala Coticcio, conosciuta anche come “Tahiti” per il suo aspetto paradisiaco. Questo angolo di paradiso è recentemente finito sotto i riflettori del prestigioso The Times, che ha dedicato un articolo a questa perla sarda, elogiandone la bellezza incontaminata e l’atmosfera di assoluto relax.
Cala Coticcio: un paradiso in terra
Situata sulla costa nord-orientale di Caprera, Cala Coticcio è accessibile solo via mare o attraverso un sentiero immerso nella macchia mediterranea, che richiede circa 45 minuti di trekking. Lo sforzo è ampiamente ripagato: la vista della spiaggia, incorniciata da rocce granitiche levigate dal vento e dal mare, regala uno spettacolo mozzafiato.
Le acque turchesi e cristalline, il fondale sabbioso e la natura circostante rendono questa baia un’attrazione imperdibile per chi visita La Maddalena. La cala è protetta all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, e l’accesso è regolamentato per preservare il suo ecosistema unico.
Come sottolineato dal The Times:
“Eravamo diretti verso la costa in gran parte incontaminata che si affaccia sull’arcipelago di La Maddalena, un parco nazionale composto da 62 isole con circa 300 spiagge e numerose piante rare. Sembra che siamo arrivati appena in tempo: nell’ultimo anno tanti turisti hanno scoperto che si sta decidendo di limitare il numero di visitatori nell’arcipelago.”
L’omaggio del The Times a Cala Coticcio
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Nell’articolo del The Times, Cala Coticcio viene descritta come una delle spiagge più affascinanti d’Europa, un rifugio perfetto per chi cerca tranquillità e bellezza selvaggia. L’autore dell’articolo, un corrispondente di guerra, racconta di come quest’angolo di Sardegna sia diventato il suo rifugio ideale per ritrovare la pace dopo le tensioni del suo lavoro.
Il giornale inglese sottolinea come Cala Coticcio offra un’esperienza autentica, lontana dal turismo di massa, e la paragona a una laguna tropicale, ma con il fascino unico della Sardegna. Il trekking necessario per raggiungerla, invece di essere un ostacolo, viene descritto come parte integrante dell’avventura, un viaggio attraverso la natura selvaggia che culmina in una delle viste più spettacolari dell’isola.
Ma oltre alla sua incredibile bellezza naturale, l’arcipelago di La Maddalena ha una storia affascinante, segnata dalle numerose invasioni che la Sardegna ha subito nel corso dei secoli. Il The Times ricorda:
“La cosa strana della Sardegna, riflessa anche nella sua cucina, è che, nonostante la sua incredibile costa e le sue spettacolari spiagge, la sua popolazione è storicamente più legata all’entroterra, avendo subito ondate di invasioni da parte di tutti i soliti sospetti — Romani, Fenici, Arabi, Vandali, Barbari, Visigoti — e avendo trascorso quasi quattro secoli sotto il dominio spagnolo. Perfino Napoleone tentò di invaderla. Il suo primo vero assaggio di battaglia fu come parte dell’esercito rivoluzionario francese che nel 1793 tentò di prendere La Maddalena, ma fu costretto alla ritirata.”
Questa parte della storia è ancora viva sull’isola, con fortificazioni e reperti che testimoniano il passato travagliato e strategico di La Maddalena. Un motivo in più per visitarla e scoprirne il fascino oltre le spiagge da sogno.
Come visitare Cala Coticcio
Per preservare la bellezza di Cala Coticcio, è necessario prenotare una visita con una guida autorizzata, che accompagna i visitatori lungo il sentiero fino alla spiaggia. In alternativa, si può raggiungere via mare con escursioni in barca, rispettando sempre le normative ambientali del Parco Nazionale.
Se state programmando una visita a La Maddalena e Caprera, Cala Coticcio è una tappa obbligata, un luogo che vi farà innamorare della Sardegna con la sua natura incontaminata e il suo fascino senza tempo.
M.M.