Lettera aperta al Sig. Giovanni Antonio Fadda, Direttore Generale della ASL n. 2 Olbia.
In riferimento alle recenti, fumose affermazioni del Direttore Generale dell’ASL n. 2 di Olbia, la scrivente Associazione (Gruppo Socio Politico Cristiano) osserva quanto segue.
Si constata che, finalmente, il sig. Fadda risponde per la prima volta, dopo anni, alle sollecitazioni che le Associazioni inoltrano dopo attento esame delle problematiche sanitarie dell’isola.
Le sue dichiarazioni, riportate nel comunicato stampa del 24 ottobre c.a., non corrispondono alla realtà dei fatti: le Associazioni non hanno chiesto all’Assessore Regionale alla Sanità la sua “rimozione”, bensì un suo intervento nel rispetto della Legge Regionale di settore, che sancisce precisi obblighi in capo agli otto Direttori Generali delle AA.SS.LL. sarde e gli atti conseguenti in caso di inosservanza delle norme ivi contenute.
Inoltre non risulta veritiera l’affermazione del Direttore dell’ASL di avere informato il Sindaco e l’Assessore Comunale alla Sanità di La Maddalena del contenuto del dossier richiesto dalla Regione prima che esso sia stato inoltrato a Cagliari. Esso verrà discusso con gli amministratori locali e gli organismi competenti…dopo. Quando? Perché non prima?
Le Associazioni locali considerano il contenuto del comunicato del sig. Fadda del tutto fuorviante perché “rimuove” la centralità della denuncia (disfunzioni dell’Ospedale “P. Merlo”) trasferendola sul piano di “…allarmismi senza fondamento”, i quali, a suo dire, condizionerebbero la vita dei maddalenini.
Tale, evidente, maldestro tentativo di distorsione dei fatti, non può mascherare il suo timore di una rimozione dall’incarico.
Lui stesso è il vero autore dell’allarmismo diffusosi in seguito alle decisioni da lui assunte: “Spostamento delle mammografie ad Olbia, ufficio ticket chiuso, visite oculistiche trasferite al privato, oncologia dimezzata, servizio di neuropsichiatria scomparso, ecocardiografo acquistato dai privati, prevista chiusura del nido di La Maddalena, occupazione della struttura della RSA per fini diversi da quelli per cui è stata finanziata, costruita, accreditata (dalla RAS), utilizzandola con spese aggiuntive pari a € 30.000; tentativo non riuscito di spostare il servizio dell’FKT senza alcuna verifica dell’idoneità dei locali ospitanti”.
Ci si chiede se un Direttore Generale di ASL può diffondere notizie così infondate.
E’ attendibile il sig. Fadda che chiude nei mesi estivi la nuova camera iperbarica e promette di aprirla in Agosto (di quale anno?); che sposta la grande, revisionata, in altre località?
Ma quella non è patrimonio del presidio di La Maddalena?
Poveri noi, come siamo “rimovibili!”.
Ripetutamente le Associazioni hanno sollecitato il Direttore dell’ASL ad un incontro chiarificatore e propositivo per fronteggiare le emergenze e le disfunzioni sanitarie che la sua gestione ha generato, in un ristabilito clima di collaborazione e fiducia verso le istituzioni preposte, in questo caso l’ASL di Olbia, entro la cornice delle norme attualmente in vigore (spending review, insularità, decreto Balduzzi, Piano Sanitario Regionale, L.R. del 17.10.2012 ed altre).
Il sig. Fadda dimostri alla comunità maddalenina e alla RAS che si può far funzionare meglio e bene i servizi ospedalieri locali con una corretta pianificazione delle risorse umane e finanziarie, senza alcuno spreco economico e senza sminuire l’azione delle professionalità operanti nel ‘Paolo Merlo’, motivandole e dotandole degli strumenti e delle strutture adeguate.
Si rammenda che l’ASL è un servizio pubblico e che all’utenza deve rispondere, piaccia o non piaccia.
In conclusione la sola “rimozione” attuata è quella della qualità del servizio dovuto ai cittadini.
Vincenzo La Cava – ‘Gruppo Socio Politico Cristiano’ di La Maddalena-