Home » News » News » Attualità » “La vaccinazione è sicura ed è l’unico strumento per prevenire l’influenza ed evitare le complicanze”.
ASL OLBIA
ASL OLBIA

 

Olbia, 29 Novembre 2014.

“La vaccinazione antinfluenzale è sicura ed è l’unico strumento che consente di prevenire l’influenza stagionale e, quindi, le sue complicanze, che possono dare luogo a casi di intensità severa e che possono colpire con frequenza maggiore gli ultrasessantacinquenni e i pazienti affetti da condizioni croniche preesistenti”.

A prendere la parola è Tonino Saba, direttore del Servizio di Igiene Pubblica della Asl di Olbia che intende rassicurare la popolazione gallurese sulla vaccinazione influenzale in corso nel Nord Sardegna.

 “Nella Asl di Olbia non sono stati consegnati i due lotti (i numeri 142701 e 143301) che l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ieri, in via cautelativa, ha ritirato dalla circolazione a seguito delle segnalazioni di quattro eventi avversi gravi o fatali, verificatisi in concomitanza temporale con la somministrazione del vaccino antinfluenzale FLUAD della Novartis Vaccines and Diagnosticss.r.l.”, aggiunge Saba.

E’ la stessa Aifa a precisare che: “in attesa di disporre degli elementi necessari, tra i quali l’esito degli accertamenti sui campioni già prelevati, per valutare un eventuale nesso di causalità con la somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha disposto, a titolo esclusivamente cautelativo, il divieto di utilizzo di tali lotti”, scrive l’Aifa in una nota.

“I lotti in questione non sono stati consegnati nella nostra Azienda, quindi invitiamo la popolazione a stare tranquilla e a fidarsi della vaccinazione”, precisa Saba.

“E’ necessario precisare che il provvedimento emanato ieri dall’Aifa che ha portato al ritiro dei due lotti di vaccino, è stato assunto a scopo esclusivamente cautelativo, a seguito di segnalazioni pervenute all’Agenzia dalla Rete nazionale di farmacovigilanza”, aggiunge il direttore del Servizio di Igiene Pubblica che dall’inizio di novembre è impegnato nella campagna di vaccinazione in tutto il territorio della Asl di Olbia.

Ieri la stessa azienda produttrice del vaccino, Novartis, in una nota ha comunicato che da “Una revisione sui due lotti ha confermato la conformità con tutti gli standard produttivi e qualitativi”.

 “I tre eventi ad esito fatale hanno avuto esordio entro le 48 ore dalla somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino; pazienti che hanno riportato reazioni avverse, successivamente alla somministrazione del vaccino e in tre casi si sono verificati dei decessi, ma al momento non è certo se si tratti di una casualità oppure se vi sia un nesso con la vaccinazione. Un quadro completo potrà essere fornito solo dopo aver analizzato tutti gli elementi di contesto, tra i quali, ad esempio, lo stato di salute dei pazienti, la loro età ed eventuali patologie da cui erano affetti”, conclude l’Aifa nella nota.

“Nessun nesso è stato stabilito tra la vaccinazione e il decesso delle persone: al momento si parla di solo nesso temporale; inoltre i lotti di vaccino “incriminati” da noi non sono mai arrivati”, sottolinea Saba, “per questo invitiamo la popolazione a vaccinarsi, perché la vaccinazione è sicura ed efficace, anche perchè la vaccinazione è l’unico strumento che consente di ridurre il rischio di mortalità in seguito alla contrazione dell’influenza e delle sue complicanze. Si ricorda infatti che in Italia, ogni anno, per cause dirette o indirette legate all’influenza, muoiono mediamente 8.000 persone; episodi probabilmente evitabili con la vaccinazione” .

 “Il ritiro dei lotti da parte di Aifa risponde all’esigenza di usare la massima precauzione possibile nei confronti di casi in qualche modo correlabili alla vaccinazione”, aggiunge il direttore del servizio di Igiene pubblica. “E’ quindi una misura di salvaguardia per la popolazione e non significa pertanto che il vaccino sia direttamente responsabile dell’evento avverso registrato. A fronte di questo, la popolazione deve stare tranquilla e deve vaccinarsi, speriamo, più di prima, in modo particolare estendiamo l’invito agli ultra-sessantacinquenni e alle persone affette da malattie varie, oltre a dipendenti che svolgono “attività di pubblica utilità”.

Antonella Manca (Ufficio Stampa Azienda Sanitaria Locale n. 2).

Massimiliano Marras

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