Home » News » News » Comunicati » MARINA MILITARE: I Palombari del Comsubin neutralizzano due pericolosi ordigni bellici. 

Rimossi e distrutti una bomba d’aereo da 1.000 libbre, rinvenuta tra le reti di un peschereccio a Cagliari, e un proiettile da 105 mm trovato a pochi metri da una spiaggia dell’isola di Spargi

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Il 27 giugno 2018 si sono concluse due operazioni subacquee condotte in Sardegna dai Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso i Nuclei S.D.A.I.  (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Cagliari e La Maddalena, durante le quali sono stati neutralizzati 2 pericolosi ordigni esplosivi.

L’intervento d’urgenza del Nucleo di Cagliari è avvenuto il 20 giugno 2018 nel porticciolo di Marina Piccola (CA) a bordo del peschereccio “Elisabetta Beatrice”, a seguito della richiesta della Guardia Costiera di Cagliari avvallata immediatamente dalla locale Prefettura, tesa a far rimuovere un probabile ordigno esplosivo rinvenuto tra le reti dell’imbarcazione durante una normale battuta di pesca. Considerata la situazione di pericolo imminente per la pubblica incolumità, i Palombari di Comsubin hanno raggiunto immediatamente il porticciolo identificando il manufatto come una bomba d’aereo inglese da 1.000 libbre risalente alla seconda guerra mondiale. Rimossa dalla coperta del peschereccio e ripristinate le condizioni di sicurezza di Marina Piccola, l’ordigno è stato posizionato in una zona di sicurezza identificata dall’Autorità Marittima per poi essere distrutto in alto mare il 26 giugno, attraverso le  consolidate tecniche impiegate per preservare l’ecosistema marino.

Nell’isola di Spargi, invece, i Palombari del Nucleo SDAI di La Maddalena sono intervenuti nel pomeriggio del 24 giugno, su richiesta urgente della Prefettura di Olbia, a seguito della segnalazione di una guida turistica circa il rinvenimento di un probabile ordigno esplosivo in Cala Grande, in prossimità della spiaggia dove normalmente avviene lo sbarco dei villeggianti. La presenza del manufatto, visto dalla superficie grazie alle acque limpide della Sardegna, è stata immediatamente segnalata alla locale Capitaneria di Porto, permettendo così il rapido intervento degli uomini del GOS che hanno ripristinato in breve tempo la balneabilità della spiaggia. L’ordigno, riconosciuto come un proiettile da 105 mm della seconda guerra mondiale, è stato neutralizzato il 27 giugno in un’area di sicurezza.

I Comandanti dei Nuclei SDAI di Cagliari e La Maddalena tengono a raccomandare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso, di non toccarli o manometterli in alcun modo, denunciandone il ritrovamento, il prima possibile, alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare.

Questi interventi rappresentano una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal Decreto del Ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione.

Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato un totale di 22.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1 gennaio 2018 sono già 10.335 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 14.811 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm e 12 ordigni a caricamento speciale.

Con una storia di 169 anni alle spalle, i Palombari del Comsubin rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.

Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di Comsubin che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.

MARINA MILITARE

Massimiliano Marras

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