“Il Sindaco Montella ha raccontato un’altra favola ai suoi concittadini e al Consiglio Comunale.
L’acquisto delle case appartenenti al patrimonio regionale è stato presentato come un grande affare per il Comune, ma i documenti firmati dicono che non è così.
Durante la riunione di Consiglio, mentre si deliberava di autorizzare l’acquisto delle case da parte del Comune, il Sindaco aveva garantito che le risorse incassate dalla successiva vendita agli inquilini aventi diritto sarebbero state a disposizione del Comune che avrebbe potuto impiegarle liberamente.
Quando feci notare che non era vero e che quelle risorse sarebbero state vincolate, fui accusato di non saper leggere i documenti.
Oggi però, leggendo l’Atto notarile firmato a Roma a fine anno, in particolare l’Art. 14, si capisce chiaramente che le risorse ricavate dalla vendita degli alloggi ottenuti a prezzo simbolico dalla regione Sardegna, sono strettamente vincolate alla valorizzazione di beni regionali presenti sul nostro territorio per cui il Comune abbia chiesto la concessione o l’utilizzo.
A questo punto le cose sono due o il Sindaco ha mentito alla collettività e all’intero consiglio comunale oppure possiamo dubitare che legga i documenti una riga si è una riga no.
Resta poi da capire dove siano i grandi vantaggi economici decantati dal Sindaco, e quale sia il vantaggio per il Comune nel far transitare quei beni nel proprio patrimonio per poi rivenderli agli aventi diritto , quando sarebbe bastato impegnarsi per farli vendere direttamente dalla Regione Sardegna evitando un passaggio complicato e farraginoso.
Meglio sarebbe stato utilizzare il tempo passato per portare avanti gli interventi di urbanizzazione di quelle aree, passaggio obbligato per sbloccare le risorse assegnate, proprio dalla Regione, per la loro riqualificazione”.
Consigliere Mauro Bittu