“Questa mattina ho accompagnato come tutte le mattine il bambino a scuola e nel corridoio del piano terra all’ingresso sono stato assalito da una puzza di fogna fortissima”.
Inizia così la lettera che Gallinaro invia al Sindaco.
Parla della situazione all’interno del plesso scolastico di Moneta, dove accompagna giornalmente il figlio che ha appena iniziato il percorso scolastico. La situazione pare che vada avanti così da oltre tre anni e che nessuno sia mai intervenuto per renderla più confortevole. La classe è obbligata a rimanere con le finestre chiuse, onde evitare che il fortissimo odore possa entrare e creare ulteriori disagi ai bambini e non solo.
Anche i bagni dell’istituto hanno problemi:
“Stamane mi hanno anche comunicato che i bagni del piano terra non sono tutti funzionanti e anche la situazione logistica dei bagni lascia molto a desiderare. Tanto per intenderci, i bagni sono composti da una schiera di vasini uno accanto all’altro senza un divisore tra uno e l’altro, senza una tavoletta, senza un porta carta igienica, senza nulla. Mi dicono che sono stati sistemati lo scorso anno, ma La invito ad andare di persona a visitare e rendersi conto in che stato si trovino e se Le sembra che i nostri bambini non debbano stare in situazioni più confortevoli.”
Oltre ai problemi legati alla scuola, l’ex Assessore ricorda al Sindaco che i bambini isolani devono subire ulteriori disagi e mancanze rispetto ad altri di realtà limitrofe :
Non aver un parco giochi agibile, è una cosa vergognosa, anche perché ci vuole davvero poco per capire che basterebbe un po’ di buona volontà e di interessamento per risolvere in meno di un paio di giorni queste problematiche. Ci sono 7 operai che anche stamattina stavano lavorando lungo via Padule per realizzare un belvedere. Non credo che ritardare di qualche giorno la realizzazione di questa opera pubblica possa nuocere a nessuno. Dunque prenda in mano la situazione faccia distaccare quegli operai sia nelle scuole che nei due parchi giochi e faccia in modo che i nostri bambini abbiano i loro spazi, d’altronde tutti noi grandi siamo stati bambini ed ogni tanto è necessario ricordarcene.
M.M.