Dopo un iter complesso e a tratti travagliato, con cui l’Amministrazione e gli Uffici del Parco hanno dovuto colmare lacune che si trascinavano da anni e che impedivano la ripresa delle catture e degli abbattimenti dei cinghiali, l’Ente è finalmente in grado di prevedere che già dal Dicembre 2019, fino al 10 Aprile 2020 sarà possibile realizzare numerosi prelievi con carabina, operati dai selecontrollori appositamente formati.
In attesa del Piano di Eradicazione, attualmente in fase di elaborazione, l’Ente Verde intende infatti proseguire nelle attività di contenimento di questi ungulati tramite la medesima procedura utilizzata negli anni passati.
Le operazioni, regolamentate da apposite ordinanze comunali, si svolgeranno sia a La Maddalena, che a Caprera, e sull’isola di Spargi.
Il Parco, sempre in sinergia con il Comune di La Maddalena, in attesa di ricevere le ultime certificazioni richieste dalla Asl di Olbia per il locale di conservazione delle carni e macellazione degli stessi animali, ha intanto inoltrato al Sindaco richiesta di apposita ordinanza di chiusura delle strade e regolamentazione degli accessi e dei transiti di persone e veicoli, nelle giornate dedicate alle operazioni di abbattimento.
“Abbiamo anche chiesto di poter disporre del prezioso supporto della Polizia Locale e della compagnia Barracellare” afferma il Consiglio Direttivo dell’Ente;
Organi sempre presenti e attivi nella gestione del territorio isolano.
Con l’occasione, vogliamo anche ringraziare la Delcomar che, come già concesso in passato, agevolerà il transito degli operatori che dispongono di regolare permesso per gli abbattimenti, che verranno dai paesi limitrofi, riconoscendo loro la tariffa dedicata ai lavoratori pendolari.
L’attività consisterà in una serie di prelievi selettivi da metà Dicembre 2019 fino al 10 Aprile 2020, tenendo conto dei seguenti elementi: gli abbattimenti avverranno nelle giornate di martedì e venerdì dalle ore 15:00 alle ore 02:00 con la possibilità di intensificare le attività nel periodo Marzo-Aprile. Sono esclusi dal calendario i giorni festivi e prefestivi.
Da anni, purtroppo, questi animali costituiscono un serio problema di sicurezza delle persone e di igiene pubblica e un grave rischio ecologico per gli habitat, la flora e la fauna di rilevanza conservazionistica che caratterizzano il nostro Arcipelago.
“Auspichiamo che la fase che andiamo ad inaugurare, caratterizzata da una migliore organizzazione a lungo termine e da una pianificazione di ampio respiro così come richiesto dalla Regione Sardegna, possa condurre in tempi brevi alla completa eradicazione di questa specie alloctona dal territorio dell’Arcipelago di La Maddalena.”
Il Presidente
Il Consiglio Direttivo