“Nessun dietrofront, solo una nuova regolamentazione più condivisa per tutelare prima di tutto l’ambiente, rispettando però anche economie locali e territoriali.
La ratio dei nuovi disciplinari sarà esattamente in linea con la prima versione ovvero regolamentare gli accessi per diminuire la pressione antropica e tutelare un territorio particolarmente sensibile.
Il numero massimo, infatti, rimarrà sempre quello dei 2500 accessi complessivi.
Saranno spostati unicamente i pesi all’interno di questo numero massimo per tutelare le attività esistenti regolari nonché tutto il comparto commercio a terra che esse incentivano.
La vera novità sarà quindi unicamente sulla locazione con un disciplinare dedicato che avrà lo scopo di regolamentare quello che non è normato dal DPR.
Niente di strano che in questa stesura siano stati coinvolti i sindaci dei territori per condividere un percorso.
Durante la riunione si è parlato infatti della necessità che l’arcipelago sia tutelato anche dagli altri operatori, non solo dai residenti, con iniziative di pulizia lodevoli come quelle poste in essere dalle associazioni locali valutando anche contributi economici a compensazione delle spese di manutenzione e tutela che vengono predisposte ogni anno da parco e comune di La Maddalena.
Quanto al ricorso le sentenze le scrivono i giudici non i sindaci, e confidiamo nel fatto che questi tengano in maggiore considerazione il valore di un Decreto del Presidente della Repubblica, piuttosto che di un “tecnicismo giuridico” come quello di Podda Manna coniato da Nizzi.
Il nostro è un atto legittimo che, in linea con quanto previsto dalle norme nazionali in vigore, ha già ricevuto l’approvazione dal Ministero vigilante. Nessun dietrofront, quindi, e nessuna paura, ma unicamente una volontà di migliorare la disciplina regolando anche il comparto della locazione per il bene dell’Arcipelago e delle attività economiche che operano al suo interno.
In merito alle informazioni recentemente circolate su future limitazioni e nuovi vincoli a mare imposti dal Parco Nazionale è doveroso fare alcune precisazioni.
L’Ente Parco non ha adottato alcun provvedimento in tal senso. Non esistono aree inaccessibili ai residenti, né spazi riservati alle attività economiche. La delibera di cui si parla è la numero 6 dello scorso gennaio: questa riporta – forse con un eccesso di acribia – alcune linee di indirizzo che il Consiglio Direttivo ha approvato per la predisposizione di uno strumento utile a disciplinare i flussi nautici del periodo estivo.
Tale strumento, come concordato già nel corso della seduta, potrà prendere forma solamente dopo una serie di interlocuzioni con i soggetti interessati: non ultimi i diportisti residenti nel Comune di La Maddalena.
Per tale ragioni invitiamo tutti i lettori a sospendere i giudizi su un provvedimento ancora in divenire e a non lanciare allarmismi infondati su quanto avvenuto”.
M.M.