Non è più possibile conservare la calma che si addice alle istituzioni di fronte a quello che sta accadendo nella Sanità maddalenina.
Ciò che è successo nella giornata di oggi è francamente vergognoso: il trasferimento di una figura essenziale come quella del pediatra non può essere deciso senza alcun coinvolgimento della comunità e dei suoi rappresentanti, in barba a una legge che, per il nostro distretto dovrebbe prevedere la presenza di almeno due specialisti.
E non può essere notificato a questa Amministrazione attraverso una nota di due righe, che, nel giro di pochi minuti, finisce in pasto alla stampa e ai social ancor prima delle istituzioni. I modi e i tempi con i quali l’Azienda Sanitaria ha deciso di adottare tale provvedimento rappresentano una gravissima mancanza di sensibilità e uno sgarbo istituzionale senza precedenti.
Un comportamento che lascia le istituzioni locali sole di fronte alle emergenze, incapaci di dare risposte e spiegazioni adeguate ai propri cittadini rispetto ad una scelta che viene appresa così, da una e-mail di due righe (pubblicata nel precedente articolo) priva di alcuna motivazione e che non fornisce alcuna via di scampo per le famiglie che, a partire dal 7 ottobre prossimo, si troveranno a fare la fila per avere, forse se saranno fortunate, il servizio pediatrico garantito dall’unico pediatra.
Dal video social realizzato dal Sindaco Lai, parole severe, pesanti ma giuste:
“Non lo abbiamo mai detto per evitare ogni tipo di strumentalizzazione, ma ora è doveroso. Da tempo, e più volte, abbiamo chiesto formalmente un incontro per poter discutere del problema sanità e dei medici di base. Ad oggi nessuna risposta è giunta ai nostri uffici. La sanità non è una partita di scacchi, la soluzione non può essere spostare un medico da un’area disagiata già in difficoltà all’altra. È necessario fare immediata chiarezza. Bisogna che l’Assessore regionale e la Presidente Todde intervengano il più presto possibile.”
M.M.
