Ore di apprensione in Vaticano e tra i fedeli di tutto il mondo per le condizioni di Papa Francesco, ricoverato d’urgenza dopo una grave crisi respiratoria. Il Pontefice, assistito dai medici del Policlinico Gemelli, ha ricevuto ossigeno ad alti flussi e trasfusioni di sangue a causa di una significativa piastrinopenia associata ad anemia. Nonostante sia vigile e abbia trascorso parte della giornata in poltrona, le sue condizioni restano critiche e la prognosi è riservata.
Gli specialisti esprimono cautela, sottolineando come la combinazione tra crisi respiratoria e problemi ematologici possa indicare una risposta insufficiente alle cure in corso. Considerata la sua età e i problemi di salute pregressi, il percorso di recupero si preannuncia delicato e da monitorare attentamente.
Oggi il Papa non potrà guidare l’Angelus, ma verrà diffuso un suo messaggio per rimanere vicino ai fedeli. Anche l’omelia di una celebrazione importante in Vaticano verrà letta da un altro prelato, pur essendo stata scritta dal Santo Padre.
A Roma e in molte parti del mondo, i credenti si stanno riunendo in preghiera per la sua guarigione. Al Policlinico Gemelli, davanti alla statua di San Giovanni Paolo II, un gruppo di fedeli ha acceso candele e recitato il Rosario, un gesto simbolico di speranza e vicinanza.
La situazione è seguita con grande attenzione a livello internazionale. In queste ore, messaggi di solidarietà e vicinanza stanno giungendo al Vaticano da capi di Stato, leader religiosi e comunità cristiane di ogni angolo del pianeta. La Chiesa e il mondo intero si stringono in un abbraccio spirituale, in attesa di aggiornamenti sulle condizioni del Pontefice.
Francesca Naseddu
