Home » News » News » Scuola » La guardia costiera di La Maddalena incontra il Liceo ‘Garibaldi’.

Comunicato Stampa.

La  Maddalena, 19 Aprile 2011.

Si è svolta oggi la Conferenza del Capitano Poletto dal Titolo “Il Centro VTSL della Guardia Costiera di La Maddalena ed il caso della Motonave Rhodanus”per gli studenti del Liceo classico “G.Garibaldi” di La Maddalena. Poletto, Comandante della Capitaneria di porto-Guardia Costiera di La Maddalena, cui fa capo il centro VTS di Guardia Vecchia, ha raccontatoagli studenti l’interessantissimo episodio del salvataggio della motonave olandese Rhodanus che potete leggere alla fine dell’articolo. E’ stata una bella occasione per integrare scuola e territorio e per far passare un importante messaggio educativo: l’eroismo non è solo quello delle imprese eccezionali, ma è anche quello di chi quotidianamente fa il proprio dovere con dedizione e disciplina. Il salvataggio della Rhodanus, infatti,  è stato possibile perchè gli operatori del centro VTSL di Guardia Vecchia erano presenti e attenti al loro posto di guardia (mentre non si può dire altrettanto dell’equipaggio della Rhodanus). Questo atto di apparente routine è servito a prevenire danni alle persone e all’ambiente ed è stato seguito dagli alunni con molto interesse e lo hanno dimostrato con le loro domande. Il Comandante ha salutato gli studenti invitandoli a visitare il centro VTSL di Guardia Vecchia.

Antonella Ventura – Liceo classico “G. Garibaldi”,  La Maddalena.

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INVERTITE LA ROTTA!

Liberamente tratto dall’omonimo articolo del C.F. Fabio Poletto- Comandante della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di La Maddalena –

Pubblicato sul “Notiziario della Guardia Costiera” nel mese di aprile 2010.

Guardia Vecchia, 20 febbraio 2010 – Sono le 16:00 di una uggiosa e ventosa giornata invernale nell’arcipelago più bello d’Italia quando il sergente Scaringelli, il sergente De Michele e il sottocapo Pignatelli iniziano il loro turno di guardia presso il centro VTSL della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di La Maddalena.

Piove ed il vento raggiunge 42 nodi alzando onde alte fino a 4 metri sul tratto di mare detto “Bocche di Bonifacio”. Il vento sembra soffi ancora più forte al centro VTSL che è ubicato a Guardia Vecchia, sul punto più alto e meno riparato dell’isola di La Maddalena. Tra un sibilo e l’altro procede un’altra giornata di guardia. Alle ore 16:30 la motonave olandese Rhodanus proveniente dalla Francia e diretta a Torre Annunziata -come da regolamento- contatta il centro VTSL di La Maddalena -alias “Bonifacio Traffic”- per dare i suoi dati e ricevere indicazioni sulla navigazione all’interno delle Bocche di Bonificio.

Il comunicato che riceve è il seguente: “Da Bonifacio Traffic: rimanete sui canali radio 10 e 16 VHF per tutta la tratta. Prossimo contatto alla boa dell’isola di Lavezzi. Nessuna nave in transito. Vento 30-35 nodi Ovest-Sud Ovest”.

La motonave quindi procede con velocità pressoché costante di 8,5-10 nodi all’interno del canale di transito.

Alle 17:45 sullo schermo radar la si vede arrivare alla boa dell’isola di Lavezzi. Ma al centro VTSL non giunge alcuna chiamata dalla Rhodanus.

Alle 17:50 la motonave Rhodanus esce pericolosamente al di fuori del canale di transito e continua a non mettersi in contatto. Da quel momento Bonifacio Trafic chiama in continuazione la motonave olandese sul doppio canale 10 e 16 VHF mediante quattro apparati radio e due ponti radio diversi: “Motonave Rhodanus… Motonave Rhodanus, ci sentite?…”. Silenzio.

Si contatta anche il dirimpettaio centro VTS francese di Pertusato chiedendo ai colleghi francesi di provare anche loro a chiamare la Rhodanus.

Alle 17:55 la Rhodanus si trova a 1,3 miglia soltanto dall’isola di Razzoli e procede ad una velocità di 11 nodi. Continua a non rispondere.

Alle 18:02 la Rhodanus si trova a soli 370 metri dagli scogli dell’isola di Razzoli. Ma ecco che, finalmente, risponde!

“Fermate le macchine e invertite la rotta! Pericolo di incaglio e collisione, siete a 0.2 miglia dall’Isola di Razzoli!”.

Gli operatori di Guardia Vecchia, tutti raccolti intorno allo schermo radar principale, rimangono col fiato sospeso finché non vedono la Rhodanus invertire la rotta e la sua velocità crollare da 11 a 3 nodi: la collisione è scongiurata!

Alle ore 18:05 Bonifacio Traffic ricontatta la nave: “Possiamo parlare con il Comandante? … Comandante è tutto a posto a bordo? …”.

Il Comandante risponde “Ora… è tutto a posto…”.

Alle 19:30, scortata da un rimorchiatore francese, la motonave Rhodanus riprenderà la navigazione verso Torre Annunziata. Due giorni dopo, giunta a destinazione, viene prima ispezionata e poi detenuta dall’autorità giudiziaria per accertamenti: l’ipotesi di reato è connessa alla sicurezza della navigazione ed alla salvaguardia della vita umana in mare.

Per avere un’idea dei rischi che si corrono in quel tratto di mare -particolarmente pericoloso per la navigazione- basti ricordare l’episodio della fregata francese “La Semillante” che 155 anni fa, sempre in febbraio, mentre era diretta da Tolone al Mar Nero per partecipare alla guerra di Crimea, a causa di una violenta tempesta finì sugli scogli provocando la morte dell’intero equipaggio e dei 700 soldati che trasportava.


Massimiliano Marras

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