Home » News » News » Comunicati » Tonno Rosso: scoperto traffico illegale. Denunce e sanzioni per quasi 4 milioni di euro.

Comunicato Stampa Guardia Costiera- Capitaneria di Porto La Maddalena.

La Maddalena, 25 Luglio 2011.

Questa mattina il Comandante della Capitaneria di Porto- Guardia Costiera di La Maddalena, Capitano di Fregata (CP)  Fabio Poletto ha tenuto presso la sede di Guardia Vecchia una conferenza stampa per illustrare i risultati conseguiti a seguito di una vasta indagine sulle irregolarità riscontrate nella pesca e commercializzazione del Tonno Rosso.

Alla conferenza era presente il Sostituto Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Dott. Riccardo Rossi, che ha coordinato le indagini su tutto il territorio nazionale.

Il Comandante Poletto ha illustrato le varie fasi delle attività di indagine, iniziate nel mese di Agosto 2010 e terminate a maggio scorso, che hanno preso inizio a seguito di un controllo documentale presso un centro all’ingrosso della filiera ittica in Gallura.

Qui i militari hanno infatti scoperto che il commercio del tonno rosso veniva effettuato senza i previsti documenti di accompagnamento obbligatori per la tutela della specie considerata in pericolo di estinzione, dalle normative comunitarie e nazionali vigenti:  “BCD – Bluefin Catch Document”.

Dopo reiterati tentativi per ottenere tale documentazione in originale si scopriva che molta della documentazione presentata era stata presumibilmente modificata/alterata nelle date e nelle quantità per essere molto probabilmente riutilizzata e permettere così lo smercio incontrollato ed illegale di tonnellate di tonno rosso.

Immediatamente veniva informata la Procura della Repubblica di Tempio Pausania, che delegava i militari al compimento delle indagini per i profili di responsabilità penali ed amministrative su tutto il territorio nazionale.

Venivano quindi interessate nove Direzioni Marittime, una Capitaneria di Porto e sei Uffici Circondariali Marittimi, nonché il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

Le indagini   portavano  alla luce un ramificato sistema di compravendite illegali di prodotto ittico.

Nel mese di maggio 2011 veniva depositato presso la Procura di Tempio Pausania il resoconto delle sopra richiamate indagini, dove venivano ipotizzati reati a carico di società che avevano presumibilmente proceduto alla modifica dei documenti di cattura ed al loro successivo inoltro ed utilizzo.

Tali falsificazioni avrebbero  dunque consentito l’immissione nel mercato nazionale ed internazionale di prodotti provenienti da attività di pesca e commercio illegali di specie tutelate dalla Commissione Europea e ICCAT “International Commission Conservation of the Atlantic Tuna”  oggetto di piani di ripopolamento.

Alcuni dei reati configurati vanno dalla falsità materiale in atto pubblico commessa dal privato, alla falsità ideologica commessa dal privato, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri, frode nell’esercizio del commercio e truffa.

Nel totale si sono ravvisate circa mille violazioni amministrative, per un totale di circa 4 milioni di euro di sanzioni eventualmente comminabili.

Il video e le interviste, su www.lamaddalenatv.it

Massimiliano Marras

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