Home » News » News » Attualità » Investito da un’auto, muore l’ingegner Luigi Carpaneda. “Ricordo di una persona per bene”, di Giancarlo Tusceri.

La Maddalena, 14 Dicembre 2011.

“Mi sento una persona per bene” aveva risposto l’ing. Luigi Carpaneda, a chi gli chiedeva di commentare una vita intensa come la sua, costellata di successi sportivi, ma non solo. E verrebbe da chiedersi cosa volesse dire con quella risposta…

Io ho conosciuto questo campione in maniera piuttosto distaccata sulla Costa Smeralda, a Porto Cervo, quando lavoravo all’Ufficio Stampa, nel 1966, sotto la direzione di Carlo Baldi, ex giornalista della RAI dopo la liberazione. Lui mi venne presentato per un’intervista che di fatto mai si fece, per incompatibilità di orari. Ebbi però la sensazione che mi avesse rifiutato perchè sbarbatello. Ed effettivamente, nonostante la mia presunzione, a 22 anni non potevo essere nessuno, anche se avevo già qualche intervista importante sulle spalle. Approfondii però il suo già brillante curriculum sportivo, perchè mi era stato detto che lo avrei incontrato nuovamente a La Maddalena, dove aveva ormai messo su casa.

Lo incontrai nella Piazza Rossa di quegli anni, una domenica, con i personaggi del periodo (sono già tutti scomparsi) che si offrivano di mediare un incontro tra lui e me. Non se ne fece niente neppure allora. E io maturai l’idea che ce l’avesse davvero con me, perchè ero piccolo e brutto e lui bello, aitante, con uno sguardo penetrante ed una sicurezza invidiabile.

Un’altra volta lo incontrai dalle parti di Marginetto, insieme a Lilli Bertorino. Finalmente mi fu presentato e ci stringemmo la mano. Aveva un sorriso misurato sulle labbra: sembrava quasi che volesse dirmi, finalmente ce l’hai fatta! Ma in realtà, scoprii in seguito, che per l’ing. Carpaneda quella era proprio la prima volta che mi metteva a fuoco. “I saluti in Costa Smeralda-mi disse-se li porta il vento. Saluti venti, trenta persone in rapida successione e non ricordi un solo volto”. Ci rimasi male, ma aveva indubbiamente ragione lui. Un altro avrebbe finto di ricordarsi, ma lui era cristallino.

Tempo dopo lui ed io ci trovammo schierati su fronti opposti, in merito ad un progetto edificatorio in località Padule. Ne scaturì un convegno-dibattito nella sala consiliare del Comune, sindaco l’avv. Gavino Canopoli. Lui, seduto tra il pubblico, contestò seccamente il mio intervento. Io, con la grazia del bifolco che si riteneva un unto del Signore, risposi con una provocazione di bassa lega e fu per pura combinazione che non si accostò per prendermi a schiaffi.

Indubbiamente era un signore dentro, una persona per bene.

Passarono gli anni e ci incontrammo ancora. Lui sembrava non voler invecchiare. Si continuava a parlare dell’ing. Carpaneda come velista. Mi dava la sensazione dello sportivo eterno, che sa reggere a meraviglia le botte del tempo.

Qualcuno mi parlava pure dei suoi successi come ingegnere: ne prendevo atto, ma per il mio modo di vedere, quell’uomo rimaneva un’icona dello sport. Provai a salutarlo più volte, a partire dagli anni ’90, ma ebbi sempre la sensazione che del mio saluto non sapesse che farsene. Come dargli torto. Avrei però voluto dirgli che era a me che interessava salutarlo, per farmi perdonare, per spiegargli che la mia presunzione giovanile ormai faceva i conti con la maturità e che io provavo una profonda vergogna per averlo offeso, difendendo un progetto in nome di una purezza selvaggia dell’isola che in realtà era già crollata comunque da dieci anni, per mani di tangheri del cemento, che non avevano neppure un decimo della sua sensibilità culturale.

La notizia della sua morte, improvvisa e disgraziatissima, mi ha colto di sorpresa. Era una persona per bene: aveva ragione lui, aldilà di medaglie d’oro e d’argento, di Olimpiadi o altro… Ed io soltanto un velleitario, presuntuoso. Questo avrei voluto dirgli in vita. Questo avrei dovuto dirgli.

*Giancarlo Tusceri.

*Giornalista e scrittore- ha pubblicato diversi saggi e romanzi vincendo, tra il ´90 e il ´93 vari premi letterari- con questo inedito ritratto di Luigi Carpaneda, frutto di una attenta e scrupolosa riflessione sull’uomo e personaggio tragicamente scomparso, regala una preziosa collaborazione a lamaddalenatv.it.

Massimiliano Marras

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