MOVIMENTO IMPEGNO PER LA MADDALENA.
In questo particolare momento di crisi economica che in Italia stiamo tutti vivendo duramente , in cui i cittadini hanno preso le distanze da una politica costosa, fatta di privilegi e privilegiati, dove c’è l’esigenza di ridurre i costi della casta, considerato che i cittadini sono chiamati a pagare tagli e tasse per contribuire al risanamento generale, il MOVIMENTO di IMPEGNO per La Maddalena ritiene importante affermare che il risultato del referendum di abrogazione delle Province debba essere rispettato.
E’ insopportabile osservare come i professionisti della politica hanno l’ardore di lanciare appelli di marce su Cagliari e movimentazione generale gallurese per difendere un’Istituzione che in fin dei conti, insieme a tutte le Provincie d’Italia è inutile e costosa.
Il messaggio che il popolo sovrano ha voluto dare senza ambiguità è la soppressione delle Province.
C’è da prenderne atto e rispettare le regole che le stesse Istituzioni hanno approvato.
E’ vergognosa la protesta di autorevoli, nominati e non votati, Onorevoli e Senatori, che dovrebbero chinarsi alla volontà del popolo e invece capeggiano la ribellione.
Sono maestri di fantapolitica.
Le riforme di cui la politica si dovrebbe occupare, ma che evidentemente non si vogliono realmente varare, servono con urgenza a ridisegnare l’architettura delle Istituzioni del territorio sotto la luce del risparmio e della sobrietà. Quella stessa sobrietà di cui vive la gente comune che onestamente lavora e paga le tasse.
E’ chiaro che il messaggio del popolo è contro le poltrone comode e inutili.
La disaffezione dei cittadini verso i politici è causata da questa insopportabile arroganza di voler giustificare l’ingiustificabile e non arrendersi all’evidenza di un voto referendario contro tutte le province.
La politica si è dimenticata del suo ruolo che è quello di rispondere alla volontà del popolo, non il contrario.
Siamo maddalenini, galluresi e sardi lo stesso, anche senza la provincia Olbia-Tempio.
Cappellacci ha fatto bene, una volta tanto.
A nome del Movimento: Gaetano PEDRONI- Raffaele LIGAS- Stefano FILIGHEDDU.