Home » News » News » Attualità » Funghi velenosi: in otto finiscono all’ospedale, tra questi un giovane di 12 anni.

Comunicato Stampa.

Appello della Asl di Olbia: “Consultate il Micologo per una maggior prudenza”

 “Attenzione ai funghi che portate nelle vostre tavole”, a lanciare l’appello alla popolazione sono gli operatori  sanitari della Asl di Olbia che negli ultimi quattro giorni hanno registrato 8 casi di intossicazione in seguito al consumo di funghi.

Lo scorso fine settimana padre e figlio di Olbia, lunedì una famiglia (padre e madre 40enni) di Arzachena con un bambino di 12 anni, ieri una donna 60enne di Olbia, e, poche ore più tardi, una donna 71enne di Monti col figlio di 49 anni: sono tutti finiti all’ospedale con gli stessi sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale, con vomito irrefrenabile, dolori addominali violenti e diarrea.

I sanitari, dopo un’accurata anamnesi e gli esami di laboratorio, hanno diagnosticato l’intossicazione causata dal consumo di funghi, quindi e’ stato immediato l’avvi dei trattamenti sanitari necessari in questi casi; tutti i pazienti son stati tenuti in osservazione nell’Obi del Pronto Soccorso, ad eccezione del 12enne di Arzachena per il quale è stato necessario il ricovero nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Olbia dal quale è stato dimesso questa mattina, dopo 48 ore di osservazione.

“Vista la pericolosità delle amanitine e delle falloidine – spiega Attilio Bua, direttore del Pronto Soccorso di Olbia – che nella migliore delle ipotesi possono dare origine a disturbi gastroenterici ma possono anche avere dei risvolti ben peggiori, come generare danni epatici e letali a carico del sistema nervoso centrale, invitiamo la popolazione ad una maggiore attenzione quando consumano i funghi, soprattutto per quelle fasce d’età maggiormente a rischio, come i bambini,  gli anziani e le donne in stato di gravidanza”.

Per evitare simili situazioni la Asl di Olbia consiglia di rivolgersi sempre al Micologo: l’Azienda Gallurese ha messo a disposizione della popolazione un esperto in grado di classificare e fare una cernita esatta dei funghi.

“Nel caso della famiglia di Monti sono stati consumati funghi del tipo Entoloma Sinuatum, un fungo che potrebbe trarre in inganno i non esperti perché molto simile alla più conosciuta “pleurotus eryngiin” più comunemente detta“Antunna”, dal quale si differenzia dal colore delle spore che anziché esser bianche tendono al roseo e presentano una discontinuità tra gambo e lamelle”, spiega la micologa della Asl di Olbia, Ada Careddu.

“Gli ispettori del nostro servizio sono a disposizione della popolazione, per questo vi invitiamo a non consumare funghi se non siete certi della loro commestibilità, vi invitiamo invece a sottoporli alla nostra attenzione”, conclude la Careddu.

Le principali specie fungine coinvolte nelle intossicazioni a rapida insorgenza sono l’Amanita Muscaria od ovolo malefico e l’Amanita Panterina o tignosa bruna. Invece, un esempio di fungo molto tossico, ma con una lenta insorgenza dei sintomi, è dato dall‘Amanita Phalloides o tignosa verdognola; è infatti sufficiente ingerire metà del cappello di questo fungo per avere effetti a livello gastrico e neurologico, sino alla morte.

Oltre a queste specie pericolose, nelle campagne Galluresi vengono maggiormente raccolti:

–  Omphalotus olearius, dal tipico colore arancione, spesso confuso per il Cantharellus cibarius, anche detto “Gallinaccio”: “la tradizione popolare ritiene che tutti i funghi che nascono sopra i tronchi degli alberi siano commestibili, in questo caso si e’ tratti in inganno e si mette a rischio la propria vita, soprattutto se si consumano grossi quantitativi di questo fungo”, aggiunge la Careddu.

– Armillaria mellea, meglio conosciuto come “Chiodino”: e’ uno dei funghi più consumati al mondo, ma contiene tossine di natura proteica (“emolisine“) termolabili a 65–70 °C che si inattivano facendo bollire il fungo in acqua per 10-15 minuti. L’acqua di cottura va sempre buttata.

Il micologo della Asl di Olbia è a disposizione della popolazione il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00, nei locali di viale Aldo Moro, angolo Via Longhena: gli utenti potranno consultare anche telefonicamente l’esperto contattando, dal lunedì al venerdì, il numero 0789/552153.

L’Ispettorato Micologico garantisce attività di prevenzione, controllo e certificazione di commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati all’autoconsumo dei cittadini ma anche di quelli destinati alla vendita o alla somministrazione negli esercizi di ristorazione e gastronomia. Per i grossisti gli ispettori eseguono, su richiesta, anche controlli domiciliari.
Tra i compiti dell’ispettorato Micologico della Asl 2 rientra anche quello di rilasciare le certificazioni obbligatorie necessarie agli esercenti per vendere al banco i funghi spontanei.

Massimiliano Marras

Ristorante a La Maddalena

Pubblicità

Vuoi collaborare con noi?

Entra nel team di lamaddalena.TV

Si cercano professionisti che lavorino da remoto (smart-working) con disponibilità immediata.

lamaddalena.TV su Instagram

Connection error. Connection fail between instagram and your server. Please try again

Il primo Stazzo a La Maddalena

Pubblicità

Pubblicità