Nuoro, maggio 2013.
Collane, una croce e qualche anello d’oro, persino qualche bottone in filigrana del costume tradizionale sardo, tutto per oltre 3000 euro di valore, questo quanto consegnato a un 19enne nuorese da tre minorenni, per ricavarne denaro contante dai Compro Oro.
Due fratelli di 17 e 11 anni si procuravano l’oro da un loro amico quattordicenne che lo sottraeva da casa, scegliendo i “pezzi migliori” fra i preziosi di famiglia.
I due fratelli, poi, consegnavano i gioielli al maggiorenne che lo rivendeva in tre Compro Oro della città e spartiva il ricavato.
Le indagini della Sezione “Reati contro il patrimonio” della Squadra Mobile sono partite da alcuni controlli sui Compro Oro di Nuoro, dai quali emergevano movimentazioni “sospette” a breve distanza di tempo, da parte del 19enne. I sospetti sono stati poi confermati dalla denuncia del genitori del 14 enne che si erano accorti dell’ammanco dei preziosi.
Sembra che il ragazzo sia stato tratto in inganno da uno degli amici minorenni che gli aveva chiesto dell’oro per aiutare il fratello.
Non è da escludere che dietro la vendita dei gioielli vi siano debiti per l’acquisto di droga.
Il maggiorenne e il 17 enne sono stati denunciati per ricettazione. L’undicenne non è imputabile.
Il Dirigente della Squadra Mobile di Nuoro invita tutti i titolari dei Compro Oro a segnalare qualsiasi vendita sospetta di preziosi, specie quando proviene da soggetti poco più che maggiorenni, si ripeta nel tempo, provenga da soggetti che destano per qualsiasi ragione sospetti.
Ricorda, inoltre, che i gestori dei Compro Oro hanno il dovere di identificare chi cede l’oro, di registrarne le generalità, di segnalare alla Polizia e di rifiutare ogni cessione sospetta, per non incorrere in gravi reati e nella sospensione o revoca della licenza.
Fabrizio Mustaro, portavoce Uff. Stampa Questura di Nuoro.