Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena
(C.S.)
Promosso dall’associazione culturale “Landworks”, l’incontro dibattito “LandWorks tra Arte e Natura? catalizzatore del dibattito sulla valorizzazione paesistico-ambientale” è stata l’occasione per chiarire responsabilità e competenze di ciascuno dei soggetti coinvolti in merito alla vicenda che ha animato il dibattito in seno alla comunità maddalenina rispetto al posizionamento di “installazioni effimere” realizzate in diversi siti dell’Isola di Caprera dalla stessa associazione nel corso del workshop tenuto lo scorso mese di giugno.
Scarsa la partecipazione di pubblico in sala “Ex Ilva” rispetto a un tema che ha acceso le polemiche sui principali social network e sulla stampa.
A rappresentare le posizioni dell’Ente Parco il Direttore Ciro Pignatelli che ha chiarito: da un lato l’esclusivo supporto logistico fornito agli ospiti durante la manifestazione garantendo ospitalità presso le strutture del CEA del Parco, dall’altro: le immediate perplessità comunicate pubblicamente rispetto alle opere allestite (in particolare per quello che riguardava la loro compatibilità ambientale) e le ragioni del ritardo nella rimozione delle “orange chairs” i seggiolini arancioni sui quali si è puntata l’attenzione.
«L’Ente Parco, ha favorevolmente accolto l’iniziativa promossa dall’Associazione Landworks giudicandola un’occasione di scambio proficuo – ha spiegato il Direttore Pignatelli – ci aspettavamo più consapevolezza rispetto al fatto che gli ospiti: (architetti paesaggisti provenienti da tutto il mondo) agivano all’interno del perimetro di un’area naturale protetta: un Parco nazionale.
Per quello che ci riguarda – sottolinea Pignatelli – è doveroso chiarire che abbiamo esclusivamente fornito supporto logistico alla manifestazione, ospitando nei capannoni del Centro di educazione ambientale i ragazzi.
Trattandosi di “installazioni effimere”: così ci sono state presentate le opere, ci aspettavamo la loro rimozione ad opera degli stessi autori in tempi rapidi, così non è stato. Rispetto a questa vicenda è mancata comunicazione e chiarezza di obiettivi. La mano dell’uomo, anche se mossa da intenti positivi, non può aggiungere scempio su scempio. Il degrado di alcune aree oggetto delle installazioni, non giustifica ulteriori interventi poco compatibili con il paesaggio, la natura e l’identità dei luoghi».
Impegnato fuori sede, il Presidente Giuseppe Bonanno intende chiarire la sua posizione in merito alla vicenda:
«La scarsa partecipazione all’iniziativa evidenzia come la gente si sia disaffezionata ad un argomento che nelle premesse rappresentava un’opportunità – spiega Bonanno – nel corso di questi mesi purtroppo si è fatta strada l’idea che le regole valgano per tutti tranne che per pochi: così non è. Questo non vuol dire rinunciare all’idea di valorizzare l’Isola di Caprera in termini artistici e museali, al contrario ci spinge a muoverci con più forza e attenzione.
La biennale Arte Natura e il concorso “I Sentieri dell’arte” spingono proprio in questa direzione».