La Maddalena, 1 Luglio 2014.
Il Caprera calcio femminile rischia di non potersi iscrivere al prossimo campionato nazionale di serie B di calcio.
Il motivo non è la mancanza di liquidità o un segno di stanchezza del presidente Roberto Cau, dopo quasi trent’anni di attività a vari livelli, ma la mancata regolarizzazione sia della struttura che del campo ‘Pietro Secci’ in erba sintetica’.
L’allarme lo lancia lo stesso numero uno della società biancoverde, reduce da un entusiasmante spareggio salvezza conquistato a Genova.
“Nei giorni scorsi ho ricevuto un fax della Lega Nazionale dilettanti- spiega Cau- firmato dall’organizzatrice gare, Rita Di Bari, in cui ci comunicano che, da un controllo effettuato, l’omologazione della struttura da noi utilizzata e del terreno di gioco sono scaduti. Ci si invita, pertanto, a regolarizzare entrambe le situazioni entro l’inizio della nuova attività sportiva.
Considerato che l’iscrizione al campionato di serie B deve essere fatta entro metà luglio, si capisce che esiste il rischio concreto di dover rinunciare, e sarebbe la prima volta nella storia del Caprera, alla prossima stagione calcistica.
Oppure, come successo in altre occasioni, dovremmo trovare un’altra sede che ci ospiti.
Sarebbe un vero peccato, per una società e una squadra che tanto hanno dato al calcio femminile sardo e non solo.
Mi auguro- conclude il presidente Roberto Cau- che i responsabili dell’amministrazione comunale e i vertici dirigenziali si attivino in tempi rapidissimi per regolarizzare la situazione. Diversamente sono pronte le valigie, con grande rammarico personale e naturalmente dei tifosi e dell’intera città”.
Lorenzo Impagliazzo