La Maddalena, 19 Settembre 2014.
Stangata fiscale appena servita ai cittadini maddalenini.
Tradite attese ed aspettative con l’aumento del prelievo fiscale sulle abitazioni.
Viene meno la promessa fatta dall’Assessore al Bilancio, Nicola Gallinaro, la scorsa primavera e si incide sulle tasche dei cittadini, applicando la Tasi (Tassa sui servizi indivisibili, quali ad esempio l’illuminazione pubblica o la manutenzione stradale).
In aggiunta alla promessa non mantenuta, spunta l’aumento dell’aliquota Imu di mezzo punto percentuale: dallo 0,86 allo 0,91 per cento.
L’Amministrazione comunale, che avrebbe potuto deliberare diversamente entro il 10 settembre (termine ultimo, imposto dallo Stato, dopo numerose proroghe delle scadenze) ha stabilito il pagamento della Tasi, come da normativa nazionale, all’1 per mille.
Il versamento andrà effettuato entro il 16 dicembre, alla medesima scadenza prevista per l’Imu (!).
La Tasi è una imposta nazionale, ma i Comuni hanno la facoltà di non applicarla (come peraltro hanno fatto i comuni limitrofi), mentre nessuna normativa nazionale impone ai comuni di innalzare l’aliquota Imu.
A questo punto sorge lecita una domanda: Come mai l’assessore al Bilancio di La Maddalena è venuto meno alle aspettative date, ricorrendo all’applicazione dell’imposta dell’1 per cento sulla Tasi?
L.I.