All’Assessore Guccini, che ha scelto di parlarci attraverso i giornali, vogliamo ricordare che il Parco risponde sia alle lettere che alle telefonate, e che i rapporti tra Enti andrebbero condotti preferibilmente in maniera diversa. Siamo sicuri che se il Comune avesse bisogno di un intervento da parte della Capitaneria, piuttosto che tirare le orecchie a mezzo stampa al Comandante, prenderebbe carta e penna e trasmetterebbe una richiesta ufficiale, o al limite concorderebbe un appuntamento per telefono. Lo stesso accadrebbe se l’interlocutore fosse la Scuola oppure la Provincia. Non c’è nessun motivo perché al Parco venga riservato un trattamento diverso. Nessuno. Questo per quanto riguarda la forma.
Per quanto riguarda la sostanza, fermo restando che il Comune può e deve chiedere collaborazione al Parco, ricordiamo all’Assessore – e ci dispiace che ci abbia costretti a farlo – che questa collaborazione il Parco l’ha sempre offerta e garantita; a volte è stata ricambiata con sgambetti tipo quello che lo stesso Assessore ha appena provato a fare, ma questa è un’altra storia.
Per quanto riguarda i lavori a mare, ad esempio, il Parco da sempre si accolla a inizio stagione le spese per allestire i cavi tarozzati a protezione dei bagnanti. Dovrebbe occuparsene il Comune, ma dal momento che la legge lo consente, lo fa il Parco, e questo consente all’Amministrazione di destinare i soldi dei cavi tarozzati ad altri servizi. Né si può dire che il Parco abbia mai preteso qualcosa per questo contributo, di circa 30.000 Euro a stagione.
Altro esempio: Il Parco ha destinato 130.000 € per opere di bonifica e pulizia, e li ha messi a disposizione del Comune. Quei soldi sono fermi in attesa che il Comune trasmetta al Parco la Convenzione da sottoscrivere. L’Assessore ha notizie di quella Convenzione? Vorremmo sapesse che, appena sarà pronta, quei 130.000 € potranno essere spesi.
C’è però da ribadire una cosa: se è vero che si può e si deve chiedere collaborazione, non si può pretendere che un Ente vada oltre i compiti assegnati dalla Legge.
La raccolta dei rifiuti sul territorio comunale, ad esempio, è un compito che la Legge assegna ai Comuni, che per questo riscuotono la TARI. Il Parco in questo collabora ogni volta che può, con proprio personale, con la messa a disposizione di mezzi e, come già detto, anche stanziando somme per interventi straordinari.
Per il resto, se l’Assessore Guccini avesse seguito i lavori dell’ultimo Consiglio, avrebbe scoperto che il Parco intende investire risorse proprie in pubblicità a favore del territorio, in modo da attrarre flussi turistici nell’Arcipelago; allo stesso modo si sarebbe accorto che, attraverso Federparchi e interloquendo col Ministero, stiamo cercando di capire quali margini ci siano per garantire e se possibile potenziare le assunzioni estive o per ridurre il contributo richiesto agli operatori del mare. Tutte cose che intendiamo fare, se la Legge ce lo consentirà, perché abbiamo a cuore il territorio dell’Arcipelago e la salute del suo tessuto economico.
Se in tutto questo, anche il Comune cambiasse atteggiamento e iniziasse a trattar col Parco in modo meno bellicoso e più collaborativo, siamo sicuri che la Comunità potrebbe trarne solo giovamento.
Il Direttivo del Parco