Olbia, 24 Ottobre 2013.
In merito alla lettera inviata da alcune associazioni di La Maddalena all’assessore regionale alla Sanità, e ripresa da alcuni organi di informazione, nel quale si richiede la “rimozione” del Direttore Generale della Asl di Olbia, è lo stesso manager a prendere la parola:
“Da mesi, ormai, alcune associazioni di La Maddalena, non fanno altro che sminuire il lavoro dei manager dell’Azienda sanitaria e, conseguentemente, dei tanti professionisti che, giornalmente, operano nelle strutture della Asl 2. Attacchi strumentali, portati avanti con affermazioni destituite di ogni fondamento, diffuse con l’unico obiettivo di alimentare infondati allarmismi, condizionando anche la vita dei nostri concittadini.
In questo caso, il signor La Cava e il signor Milani, evidentemente non ben informati sulle procedure, richiedono all’assessore Simona De Francisci la mia rimozione, per non aver “attivato le consultazioni dei sindaci per redigere il Piano Aziendale”.
Evidentemente i rappresentanti delle due associazioni non conoscono la delibera n. 24/43 del 27.06.2013, che prevede le “Azioni volte al perseguimento dell’efficienza del Servizio Sanitario Regionale”. Nel rispetto di questa direttiva, la Asl di Olbia ha redatto una bozza di atto aziendale, che, come previsto dalla delibera regionale, doveva esser inviato in assessorato a settembre. Il percorso previsto dalle disposizioni regionali prevedeva: l’invio in Regione della proposta di atto aziendale; la concertazione tra assessorato e aziende sanitarie; solo in seguito, la norma prevede il confronto coi Sindaci dei territori coinvolti e, infine, l’approvazione definitiva del documento.
A tal proposito è però necessario precisare un passaggio fondamentale: l’Atto Aziendale inviato in Regione, è sostanzialmente l’Atto Aziendale approvato all’unanimità dalla Conferenza Socio-Sanitaria della provincia di Olbia-Tempio, lo scorso 27.02.2013; la bozza da noi inviata presenta solo piccole variazione tecnico-organizzative irrilevanti, che non modificano assolutamente l’impianto generale dell’atto, approvato dagli amministratori del territorio.
In uno spirito di collaborazione, abbiamo inviato il documento ai Presidenti dei comitati di distretto della Asl di Olbia, ai sindaci dove ricadono le strutture ospedaliere e al Commissario della provincia di Olbia-Tempio.
L’Iter prevede ora, a novembre, il confronto tra le Aziende sanitarie e l’Assessorato, dopodiché incontreremo, come abbiamo sempre fatto, i Sindaci del nostro territorio, ovviamente prima di approvare, in via definitiva, l’Atto aziendale.
Detto questo, non capiamo quale sia il reale intento del signor La Cava e del signor Milani: screditare questa Direzione aziendale, oppure creare allarmismo tra la popolazione? Con quale intento?
A prescindere da questi attacchi, questa Direzione aziendale, e tutti gli operatori della Asl di Olbia, porteranno avanti, con impegno, gli obiettivi prefissati, nell’intento di migliorare la qualità dei servizi sanitari offerti alla popolazione”, conclude il direttore generale della Asl di Olbia Giovanni Antonio Fadda.
Antonella Manca, Ufficio stampa ASL 2.