Olbia, 10 Febbraio 2017 – Il sacrificio di un uomo di 34 anni migliorerà la vita di tre pazienti: in seguito alla morte di un olbiese, ricoverato dal 31 gennaio nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, la famiglia ha consentito alla donazione degli organi che andranno a tre pazienti di Milano e Pavia.
Viste le condizioni cliniche dell’uomo ricoverato da dieci giorni nell’ospedale olbiese, nella giornata di ieri è iniziata la fase di Osservazione per verificarne lo stato di morte celebrale: l’accertamento della morte si basa sulla verifica, per almeno 6 ore consecutive, della contemporanea assenza dello stato di coscienza, di tutti i riflessi che coinvolgono l’encefalo, dell’attività respiratoria spontanea, dell’attività elettrica cerebrale.
Solo in seguito al periodo di Osservazione, terminato alle 24.00 di questa notte, è stato possibile avviare le procedere per la donazione degli organi.
I familiari, a cui va un sentito ringraziamento da parte della Assl di Olbia e della Ats, hanno deciso di donare gli organi dell’uomo che consentiranno di salvare tre persone.
“In seguito alla conclusione del periodo di osservazione – spiega Franco Pala, primario del reparto di Rianimazione del Giovanni Paolo II di Olbia – nel cuore della notte, con una equipe proveniente dalla Lombardia, abbiamo proceduto all’espianto degli organi che consentiranno di migliorare la vita di tre persone diverse. Gli organi sono stati consegnati tra Milano e Pavia”.