L’incidente al cargo Rhodanus, arenatosi l’altra notte sulla costa di Bonifacio, ci ricorda per l’ennesima volta la pericolosità del traffico navale pesante nelle Bocche di Bonifacio.
Questi episodi devono stimolare tutti, Istituzioni internazionali e nazionali, Enti Locali, Forze dell’ordine, associazioni di categoria, forze produttive e cittadini, a pretendere una regolamentazione ferrea dei traffici navali tra Corsica e Sardegna. Il fatto che si tratti di materia del Diritto internazionale, non deve far desistere dal tentativo di ridurre il più possibile il rischio di naufragi, collisioni, sversamenti di sostanze pericolose e minacce all’incolumità delle persone.
Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, da più di un anno è impegnato nella ricerca di una soluzione, sostenendo lo straordinario lavoro portato avanti da Federpiloti nella figura del suo presidente il Com. Francesco Bandiera, insieme agli Onorevoli Paola Deiana e Nardo Marino, del M5S, Alla Guardia Costiera, al Ministero dell’Ambiente, all’Università di Sassari e alla Camera di Commercio di Sassari, portavoce dei numerosi stakeholders del settore.
L’idea -condivisa e sostenuta da tutti- è la creazione di un servizio obbligatorio di pilotaggio delle navi in transito nelle Bocche di Bonifacio.
Attualmente i piloti in forza al Porto di Olbia svolgono già un servizio di volontariato non remunerato per le navi (pochissime, purtroppo) che fanno richiesta di un pilota a bordo.
L’idea potrebbe essere quella di potenziare la dotazione finanziaria che il Ministero riconosce al Parco Nazionale, in modo che il Parco stesso possa contribuire fattivamente a sostenere i costi per lo stesso servizio.
Parallelamente occorre trovare le leve per obbligare tutte le navi che attraversano il braccio di mare tra Corsica e Sardegna a usufruire del pilota locale.
Le Bocche di Bonifacio, lo ricordiamo, sono uno dei luoghi più pericolosi al mondo dal punto di vista nautico oltre che uno dei più delicati ecosistemi del Mediterraneo e noi non possiamo continuare a giocare d’azzardo con la natura e la buona sorte.
Pretendere che le nostre isole siano protette dal rischio di catastrofi ambientali, è un dovere, oltre che un diritto, di tutti noi.
Il Presidente e il Direttivo del Parco Nazionale dell’arcipelago di La Maddalena