Le cose che avrei voluto dirti, di Salvatore Faggiani.
Mio grande e fraterno amico, dal momento che la tua Rossana ha girato l’ultima pagina della sua vita terrena, un fiume di lacrime ha esondato i tuoi occhi innamorati e un tragico e irreale dolore ha invaso il tuo cuore, la tua anima, il tuo corpo intero. Un dolore talmente grande che nel tuo abbraccio di mercoledì sera, un abbraccio di smarrimento e incredulità, hai cercato in me disperatamente una realtà diversa ripetendomi più volte: «dimmi che non è vero, Anna Laura come farà senza la sua mamma». E’ difficile capire o materializzare ciò che stai provando, perché il dolore per la morte della propria compagna di vita, della mamma della propria figlia è una delle perdite più dolorose e dense di conseguenze che si possono sperimentare. La mente è confusa, cerca di aggrapparsi al ricordo, alla «normalità» di ieri. Si vorrebbero portare indietro le lancette dell’orologio, tornare a un giorno prima, a otto anni prima. E allo stesso tempo si vorrebbe far correre il tempo per superare la pesantezza dei giorni del dolore, «il tempo guarirà le ferite», si dice, ma il tempo, il tuo tempo, ora sembra fermo, sembra appesantito, ti trattiene nel dolore. Quel dolore che nessuno vorrebbe mai provare. Ma tu sei forte, io lo so. Uscirai da questo buio e triste tunnel anche per amore di Anna Laura. Entrambi troverete la giusta forza, aiutati in questo da Rossana che da lassù, con dolcezza e tenerezza, vi seguirà sempre e non vi lascerà mai soli. Anch’io sono triste e addolorato perché non incontrare più in Via Garibaldi il sorriso, la giovialità e la solarità di Rossana gonfia il mio cuore di intensa malinconia. Certamente nulla in confronto al tourbillon in cui si trova il tuo cuore e la tua testa, ma sono sicuro che Anna Laura sarà il tuo conforto e la tua risorsa, perché Rossana, anche se prematuramente e tragicamente scomparsa, ti ha lasciato il dono più grande e meraviglioso che poteva: Anna Laura, vivila anche per lei.
Ti abbraccio fraternamente Tore Faggiani.