Capitaneria di Porto-Guardia Costiera.
COMUNICATO STAMPA.
La Maddalena, 8 Luglio 2011.
Altro importante successo per gli uomini della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di La Maddalena nella “caccia” ai pescatori abusivi della specie ittica sottoposta ad un particolare regime di tutela da parte della Comunità Europea per il pericolo di estinzione denominata “Thunnus Thynnus” alias Tonno Rosso.
Erano circa le 18.30 di ieri pomeriggio quando i militari, impegnati su disposizione della Direzione Marittima del Nord Sardegna di Olbia, in una intensa attività di contrasto alla pesca abusiva e commercializzazione illegale di detta specie ittica, intercettavano una unità da diporto intenta alla pesca d’altura nelle bocche di Bonifacio.
Immediatamente i militari si avvicinavano e procedevano al controllo documentale e materiale del pescato.
Dagli accertamenti emergevano delle rilevanti irregolarità quali: l’assenza della autorizzazione alla pesca del tonno rosso, la cattura di oltre un esemplare, l’assenza di prenotifica al momento della cattura alla sala operativa della Guardia Costiera, l’assenza del registro di bordo per la registrazione delle catture.
Tali irregolarità davano luogo all’irrogazione di due pesanti sanzioni amministrative per un totale di 8.000 euro, alla confisca del pescato (2 grossi tonni) e degli attrezzi (canne da pesca e raffio).
Il pescato , dopo il certificato di idoneità al consumo umano rilasciato dal veterinario dell’Asl di Olbia, è stato devoluto in beneficienza.
Si ricorda a tutti i pescatori dediti alla pesca sportiva ricreativa che l’ordinanza n. 17/11 della Capitaneria di Porto di La Maddalena, oltre a regolamentarne la pesca professionale , ha proceduto ad emanare una serie di obblighi per coloro che vogliano intraprendere la pesca del tonno rosso così come disposto dai regolamenti comunitari e dalle disposizioni impartite dal Ministero delle politiche agricole e forestali.
In particolare il pescatore sportivo che voglia effettuare la pesca del tonno rosso ha l’obbligo di munirsi preventivamente dell’autorizzazione all’esercizio di questa tipologia di pesca, ha obbligo di prenotifica, con almeno un’ora di anticipo, dell’avvenuta cattura e del luogo in cui procederà allo sbarco, deve munirsi di un registro rilasciato e vidimato dalla Capitaneria di Porto per la registrazione delle catture.
E’ possibile catturare un solo esemplare per unità per bordata di pesca, la cui taglia minima è di 115 cm o di 30 kg.
Infine, ma cosa di non di minore importanza, deve inviare la dichiarazione di cattura in Capitaneria di porto entro 24 ore dallo sbarco.
“E la conferma” ha dichiarato il Comandante della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di La Maddalena, Capitano di Fregata Fabio Poletto – “che nonostante i numerosi appelli tesi alla salvaguardia e protezione della specie, nonostante il nuovo regime di pesca ancora più restrittivo voluto dalla Comunità Europea, nonostante i continui e ripetuti controlli posti in essere a livello nazionale dalla Guardia Costiera, ancora poco è stato recepito a livello di coscienza collettiva perché per l’arricchimento o la soddisfazione di pochi potremmo in un futuro alquanto prossimo non vedere più questa bellissima specie solcare i nostri mari”.