Home » News » News » Attualità » Reazione Giovanile non parteciperà alla Consulta.

Comunicato Stampa.

Il 23 ottobre 2011 durante il primo Congresso cittadino del nostro movimento presso l’hotel Excelsior, noi del movimento Reazione Giovanile chiedemmo all’assessore Maria Pia Zonca di collaborare con il mondo giovanile locale alla creazione della Consulta Giovanile.

Durante i lavori preparatori abbiamo ribadito fermamente che la Consulta sarebbe dovuta essere un organo indipendente ed apartitico, finalizzato a valorizzare il ruolo dei giovani nella vita socio-politica del proprio territorio, ma soprattutto un organo gestito dai giovani, senza preclusioni di sorta, senza imposizioni dall’alto e senza vincoli di appartenenza.

Noi per primi abbiamo questa consapevolezza e per questo ci siamo messi a disposizione per una grande alleanza sociale di merito, per fare in modo che si possa delineare con forza un’alternativa di Paese e di società che nasca dallo spirito delle giovani generazioni.

Dopo tempi biblici, ma non è su questa mancanza che vogliamo disquisire, lo statuto della consulta giovanile presentato dai giovani è stato approvato dal Consiglio Comunale.

Tale approvazione è avvenuta, però, apportando modifiche sostanziali ad alcuni articoli, alla cui stesura avevano partecipato, oltre i giovani del movimento Reazione Giovanile, varie realtà giovanili locali.

Così facendo il Consiglio Comunale, se pur nella facoltà, ha sovvertito l’esito delle votazioni effettuate dai ragazzi durante i lavori preparatori, facendo pertanto venir meno quell’elemento di autodeterminazione  per noi ritenuto inalienabile sin dall’inizio.

Abbiamo atteso sino all’ultimo minuto, sostenuti dall’ottimismo della volontà, che qualche segnale, anche microscopico, di responsabilità, arrivasse per smentire il nostro pessimismo dettato dalla ragione.

Alla luce di questo comportamento inaccettabile, quanto inusuale, che ci ha sorpreso e dopo giorni di riflessione, riteniamo che il nostro ritiro dall’iniziativa, se pur da noi proposta, non solo sia doveroso ma anche coerente.

Lavorando a questo progetto abbiamo dimostrato il nostro atteggiamento propositivo, ma il dicta del Consiglio Comunale, volto a modificare il lavoro compiuto dai giovani durante tutto l’inverno, ha dimostrato un distacco sempre più profondo fra il palazzo e la cittadinanza.

Avevamo iniziato i lavori preparatori con la speranza che la consulta giovanile, come nuovo laboratorio di idee, opinioni e programmi potesse davvero cambiare questo nostro paese.

Tale speranza resta ancora viva in noi, oggi più di allora, ma prendiamo atto che, per i giovani, non può essere rappresentata da una consulta non indipendente e satellite dell’amministrazione comunale.

Ci ritiriamo sull’Aventino e useremo il nostro tempo per riflettere e lavorare, non contro di voi, ma per il nostro paese.

Fabio Lai, (Presidente R.G.), Edoardo Aresu (tesoriere R.G.).

Massimiliano Marras

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